Fatti in casa suona meglio chiamarli diaccioli.
Di frutta frullando in purezza popone, ciliegie, albicocca e chiwi, mescolando uno sciroppo di acqua e zucchero con ogni gusto, mentre per gli agrumi basta una semplice spremuta di arancia o limone, allungata con il solito sciroppo, formine nel congelatore e poi si succiano freschi e buoni, naturali come pochi di quelli incartati.
Il diacciolo alla menta del bar ha sempre il suo fascino, mentre il diacciolo alla spuma sarà il prossimo esperimento.
gnam, gnam!!! e che goduria per la vista!!
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E con i pezzetti di frutta dentro sono una meraviglia per la lingua…….. se passa Adelina potrebbe spiegare come si fanno così ne possono godere tutti i lettori..
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ecco un post postmoderno, con tutti i suoi bei colori pastello e frutta al loro posto. buona occasione per fare diaccioli senza zucchero; al primo momento lasciano perplessi, poi ci si fa il gusto e sono anche meglio. importante è la qualità della frutta, un po’ come accade per il vino: se l’uva è buona….
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Un pochino di zucchero appena credo ci voglia Silvana, almeno per fare lo sciroppo, però meglio confermi Adelina tutte le procedure anche se garantisco la sua ricerca delle cose e dei frutti naturali.
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Sì Andrea hai spiegato bene, l’importante è non esagerare con lo sciroppo perché la frutta deve dominare. Ho messo anche qualche goccia di succo limone e il tutto va filtrato con un colino. La qualità della frutta fa la differenza.
Silvana come fa i diaccioli? solo aggiunge un po’ d’acqua alla frutta?
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cara Adelina, se la frutta è dolce e matura, messa in una centrifuga (o anche in un frullatore), dà una pappa naturalmente dolce, per cui non è necessario sciroppo.
Ma per i cittarelli meglio con lo sciroppo, perché a loro piace il dolce!
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