Tutti manovali per aggiungere un mattoncino ad una parvenza di un mondo un pochino meno peggio di come è adesso a favore di chi la vita la vede come una conquista quotidiana e non come una realtà da svolgersi mettendola in quel posto al prossimo.
Brace di ulivo fra gli ulivi, gente, insalate di riso, salsicce, vini stupendi, calore di sole e di intenti che hanno portato al raggiungimento di 2010 euro divisi equamente fra l’ospedale Meyer di Firenze e il reparto di pediatria dell’ospedale di Siena.
La gioia più grande? Vedere bambini alle prese con i videogiochi in un luogo che tutto poteva far venire in mente come gioco, ma poi sciogliersi e vederli correre dietro un pallone o grufolarsi in terra come devono fare a quell’età.
Per i ringraziamenti, che sono tanti e tanti da fare, ci sarà tempo e modo.
Andrea Pagliantini 
Ma quello schifo di fontana nella foto nel mezzo mica l’avrai messa fra quella bellezza di ulivi???
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e tanto per cambiare io non c’ero….
bellissima iniziativa
standing ovation per pagliantini
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caro Andrea: bene e bello.
Tutto. Quasi!
Bene e bello il progetto, la gente (nessuno che se la tira: che sollievo!), il luogo (che c’è di più bello di una bell’oliveta?), il villaggio che si intravede tra un olivo e l’altro, i sorrisi e lo scopo (bravissimi quelli dell’associazione: parlare di diabete, mentre la gente mangia non è facile!).
Bene e bello l’Andrea Pagliantini, che sto imparando a conoscere come uomo a tutto tondo, e che riesce a trovare spazio mentale ed energia, cuore e mente, per gli altri, mettendo insieme ciò che di buono ci regalano i luoghi con la voglia della gente di ritrovarsi, per qualcosa che non è (solo) stare insieme, ma che è anche stare insieme ai problemi degli altri.
Ma farei (solo una) piccola critica però costruttiva: ti sei dimenticato di regolare il sole, che quando c’era ci arrostiva (e scaldava l’ottimo rosato de La Castellaccia)!
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E il quorum lo stiamo sfiorando, mi pare!
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Gli si sono date secche!
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ma che bella idea il forcon/spiedin/salsiccia!!!!
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Il nostro Andrea ama il posto ma anche il prossimo …evviva, evviva per il grande impegno ma sopratutto per il super successo di ieri..
anna maria
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A N D R E A S E I U N G R A N D E ! ! !
eeeeeeee un’ applauso anche ai tavoli migranti, tra la Lupa e Vertine, Vertine e la Lupa…
Grazie a tutti..
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Si, ho deciso che metto una fotanina del genere in ogni terreno ho e avrò in futuro e ci devono essere i pesci rossi dentro per dare un colpo di classe.
In questa cosa come ho detto all’inizio si era tutti manovali, anche chi per impegni vari non è potuto esserci.
Franceschina, finchè continui a stare in quelle brume sei sciupata, sei donna da sole.
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La pecca era il sole calduccio a proposito, ma per come si era messo la mattina presto che c’era un cielo coperto e minaccioso diciamo può andare…….. la prossima volta mi attrezzo con i secchielli del ghiaccio, i rosati presenti diventati brodi dopo un poco sono un attentato alla vita.
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In queste occasioni anche “il vin brulé” ha il suo sapore speciale!!!
Grazie per l’invito, grazie per la giornata.
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Bobbe mi è dispiaciuto che degli ottimi rosati siano diventati brodini, però non mi ci raccapezzo, c’è qualcosa che non va.
Di norma una bottiglia appena stappata finiva più veloce della luce e il sole il vino non lo vedeva da quando era uva nella vigna e nel veloce tratto dal bicchiere al corpo c’è buio tutti bevitori di sciroppo di menta a Siena????
Il problema però è presto risolto, ho già chiesto i permessi in comune e mancano solo e marche da bollo e partire per mettere una tendo struttura nell’oliveta della cappella e farci tutti gli eventi ci pare.
Poi va battezzata, magari si riorganizza un pranzone e li si decide se dedicarla a Sandra Milo, Jimmy il Fenomeno, Luxuria, Bettino Craxi o Lele Mora.
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Non è mica colpa mia, se al mio tavolo bevevo e mangiavo solo io!!! Avevo una donna in dolce attesa, 2 semi astemi, un’astemia totale e poi il “gigante buono” e babbo che non bevono e mangiano più!!!
Mi hanno fatto avanzare anche il costoleccio, non mi sono vergognato mai così tanto!!!
Per la dedica penserei che Leopoldo Mastelloni ne sarebbe onorato e al taglio del nastro invitiamo anche Papillon…che bel quadretto
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Suona anche bene la struttura permanente per mangiare si farà fra quegli ulivi: Il Palamastelloni della Cappella è perfetto per la gioia del conte Mascetti, della Mosca Olearia e di Panezio Necchi, il cangurotto che ci scorrazza ogni giorno.
Poi una carezza alla dolce attesa che c’è stato poco modo per chiaccierare con calma ma si rimedia e ci si siederà di nuovo meno assilli.
Poi che vi siano avanzate salsicce e rostinciane è fuori dall’ordine delle cose, vero è però che il buon Capric aveva brucato (prima di sedersi a tavola) tutte le foglie del ciliegio pigliandolo per un gelso che tradotto è sempre il moro.
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Avrei messo “telecamere puntate” modello grande fratello su quel pranzo domenica; per far vedere a tanta gente, che non crede più nell’AMORE verso il prossimo e vede solo del marcio al mondo, che basta un niente per far sorridere un bimbo, un padre, una madre e per far vedere, come star bene in compagnia anche se non ci conosciamo….
Ma in quel campo per magia e per Amore, sembravamo tutti parenti, uniti da tanta voglia di sostenere il Prossimo….CHE BELLO!!!
Il sottoscritto “responsabile dell’associazione” a nome dei volontari, vogliamo ringraziare Andrea per l’invito e la prossima volta saremo lieti di partecipare con tutto il gruppo dei ragazzi della Racchetta per sostenere le cose buone e giuste…..
Fare del volontariato per noi da anni è come una “droga” e non sappiamo come uscirne!!!
Filippo.
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Complimenti vivissimiad Andrea ed a tutti Voi che siete riusciti ad organizzare una giornata così! Bravissimi!
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Non perdete di vista il fatto siamo tutti piccoli ingranaggi di qualcosa più grande di noi e che lo si fa per il piacere di farlo, non per prenderne i complimenti.
Filippo, Rossano, sfondo una porta aperta con voi, ma molti lettori non capiscono che si possono fare cose solo per il gusto di farle e dare un aiuto seppur piccolo per il piacere di farlo non traendone giuovamento o guadagno se non quello di essere felici dentro.
Il fatto di aver rimesso olivete abbandonate a lustro ed in produzone e usarle per questo genere di eventi a me basta e avanza come soddisfazione ed interesse personale.
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Caro Andrea conosco molto bene i tuoi e permettimi di dire i nostri propositi… ragion per cui mi permetto tutte le volte di stupirmi e di “innalzare a idoli” queste giornate!
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Ce ne saranno nuove Rossano di occasioni del genere, non sono programmate ma arriverano da sole nel corso del cammino in base a chi si incontra e conoscerà.
Le olivete e ogni spazio ho sottomano sono sempre a disposizione per tirare fuori qualcosa di positivo e di gente ha qualcosa da dirsi.
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