In quella brace soffiata dal vento sarebbe stata bene qualche salsiccia, ma avvolgere salsicce intorno ai grissini non riuscirebbe nemmeno a fachiri o abili prestigiatori.
Grissini, mortadella, melanzane scottate nell’ in forno con poco sale sopra e fresco Rosato Ciriole della Castellaccia.
Mentre in milano e a Napoli pare sia successo qualcosa di nuovo con il popolo delle carriole festante nelle in piazze.
Andrea Pagliantini 
Sgrunt che invidia mi fai salire Pagliantini.
Il luogo è ritornato bellissimo e vivo e vedo ci vengono fatte cose non indifferenti e…. anche tu non sei male…
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Cambio d’aria a Milano, ho visto gente in giro che festeggiava con la propria carriola ma cosa è successo?!
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Mettere in un angolo un forno a legna… cosa ne pensi?
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Il vento soffia e fa girare il fumo: a qualcuno gli va negli occhi; magari per poco, tuttavia gli bruciano. Soffia, il vento, e muove i capelli, le sciarpe quasi estive, ma anche le idee. Soffia il vento e mi fa venire in mente “La leggenda del Principe Saltan” (o forse era un re?); un racconto bello – una fiaba – in cui ogni volta che il vento soffia porta novità sotto forma di qualcosa di ‘diverso’, persino un moscerino che pizzica l’occhio di una megera, ma dato che è una fiaba, sul filo del vento arriva anche un principe (a bordo di regolare veliero, con permessi prefettizi e doganali in ordine)a impalmare … la bella Gigugin!
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Si, cambio d’aria a milano e andare a giro con la propria carriola è preso come un gesto di libertà e ribellione alla prepotenza di qualunque colore sia e di qualunque provenienza.
Segno di vitalità e del contributo ognuno vuole e può portare con la propria, picola, bella carriola che qui si chiama carretta.
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