Non è una notizia la fine potatura dell’Oliveta di Vertine.
Prato di panno verde biliardo camminabile e godibile a chiunque a piedi animato di buone intenzioni sedia sfondo tramonto ossigeno attivo per testa e gambe gialle.
A piedi nudi, avendo cura di scansare l’azoto sotto forma di chicchi freschi di caffè e lasciti cinghialeschi è una bella esperienza di freschezza e pura pace.
Se il tempo ci assiste, alla prossima ascesa a Vertine mi tolgo i calzini e lo faccio! 🙂
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Dopo aver visto le foto viene spontaneo il desiderio di mettersi sotto una pianta con un buon libro o semplicemente a guardare.
E’ un posto meraviglioso fatto a costi fisici enormi e capa dura 🙂
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Per ripetere chi mi ha preceduto, trovo che sia davvero un bel posto, reso ancora più bello dalla “testa dura e dai lavori fisici enormi”.
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Alfredo Berlinghieri (Burt Lancaster) in una scena del film Novecento si leva i calzini e affonda i piedi a mò di viagra nel letame di vacca, ma non sortendone effetto preferisce levarsi di mezzo…
Allora la depressione era una malattia che potevano permettersi solo i ricchi che i contadini avevano troope cose da fare per stare a pensare.
Non c’entra niente Davide con il commento lasciato da te, solo mi è balenata in testa quella scena di un film potente della nostra storia.
Non avessi testa dura probabilmente adesso non sarei più qui, pazienza e sorbe e ogni cosa matura come deve, poi mezz’ora stesi in quell’erbetta vale un premio Oscar.
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Grande Andreaaaaa, scalzi, coi sandali o altro, basta che per la tua oliveta non girino quegli orrendi stivali a punta schiaccia ragni!!
L’erba di Vertine è sempre la più verde…o era un altro detto….
meditate gente..meditate!!
Ciaooooooooooo!
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