L’idea di tenere a prato le olivete comporta nella fase di concimazione un pò di accortezza per non farsi mangiare inutilmente dall’erba la sostanza organica sparsa nel terreno.
Prima bastava spargere la dose intorno la pianta e poi interrarla con il trattore mentre ora l’interramento avviene manulamente scavando delle buchette con la vanga, mettendo la pollina necessaria e rivoltandoci sopra la zolla con le radici all’aria.
Uso cacata di gallina famosa come pollina in pellet organico a lenta cessione, nelle dosi di 3 kg a pianta grande, 2 a pianta media uno a pianta piccola.
Non è faticoso se si ha un pò di occhio nel fare, e se pare un lavoro inutile perchè manuale vorrei ricordare la differenza fra raccogliere olive in un prato o in un campo lavorato come fosse una trincea di fango.
Inoltre l’olivo non necessita di lavorazioni profonde ma di azoto.
Gighen il gattone socialista craxiano come sempre sovrintende tutte le operazioni.
Quel gatto è veramente un fenomeno…. sempre fra i piedi.
"Mi piace""Mi piace"
Consumato facitore del Web: metti sul piatto un tema verticale, da più che addetti ai lavori, e poi lo infiorisci con la donnina nuda che piace a tutti e l’audience si impenna. Quasi milanese. Ma non cambiare abitudini nè, che Gighen lo vogliamo sempre.
ciao
"Mi piace""Mi piace"
Meglio, ora anche milanese sono 🙂
Non c’è niente di studiato per contatti o visione, semmai mi diverte mettere di fronte i lustrini della moda e delle badanti di vestiti per nonne rifatte o debuttanti per andare agli aperitivi e combinarlo con la vita reale di campagna vista come è senza scrivere trattati sulla concimazione antanale delle piante.
E poi quel gattone di Gighen nel mezzo ci sta sempre bene…
"Mi piace""Mi piace"
C’è da aver paura quando sarai in forma completa di ciò che farai o inventerai,, unire pollina e moda è arte pura 🙂
"Mi piace""Mi piace"