L’Ordine Immaginario del Sangiovese

Non esiste nessun albo e non ci sono tessere da prendere, non esistono elenchi degli iscritti o cerimonie di investitura per entrare nell’Ordine del Sangiovese dato che l’unica regola vigente per questa onorificenza immaginaria è amare il vitigno e il territorio in cui nasce e dona il meglio di se.

L’Ordine funziona per autoinvestitura e può essere allargato a chiunque accetti la regola dell’amore verso il Sangiovese.
Si dimostra l’iscrizione con una pecetta semplice di carta scritta a penna o pennarello affissa sulla giacca, sulla camicia, sul grembiule, sulla tuta da lavoro o sul bavagliolo del bimbo non essendoci limite alcuno di età per l’iscrizione.

Alla prossima anteprima Chianti Classico, alla prossima anteprima del Brunello di Montalcino fino al Vinitali sarebbe bello vedere in giro per le manifestazioni pubblica dichiarazione per il Sangiovese esposta sulle giacche o i davanzali delle camicie dai produttori, dagli addetti ai lavori, dai passionisti del vino più logico e sincero.

Questa voce è stata pubblicata in Arte e curtura, fare vino. Contrassegna il permalink.

0 Responses to L’Ordine Immaginario del Sangiovese

  1. Avatar di gian paolo gian paolo ha detto:

    fatto e appiccicato alla giacca da potatore (supremo ) o quasi

    "Mi piace"

  2. Avatar di andrea Andrea Pagliantini ha detto:

    Ben fatto Gian Paolo.
    Me lo immaginavo questo post sarebbe piaciuto poco o perchè giudicato folle o perchè follia pensare di voler bene al Sangiovese e ai luoghi in cui nasce senza cannibalizzarli in vari modi.
    E pensare l’idea può funzionare ovunque, basta levare Sangiovese e mettere Nebbiolo, Gaglioppo, Zibbbibbbo.

    "Mi piace"

  3. Avatar di Silvana Biasutti Silvana Biasutti ha detto:

    Ora, da queste parti, lo vogliono rinforzare…
    ma non è che lo voglion loro: è qualcuno che gliel’ha prescritto.

    "Mi piace"

Scrivi una risposta a Silvana Biasutti Cancella risposta