Ne occorre molta per vedere le ruspe mangiarsi piante e verde a cui prende il posto del sano ed ecologico cemento lì in via Simone Martini a Siena.
Ma di Costanza, ne hanno molta anche le mani spennellatrici di chi le scritte sui panni verdi del cantiere le cancella e chi sulla copertura riscrive un pensiero che la città in silenzio forse cova, ma digerisce senza affanni.
NESSUN COMMENTO…
E’ DAVVERO INQUIETANTE RENDERSI CONTO CHE IN UNA CITTA’ CHE PER DUE VOLTE L’ANNO SI COMPATTA PER UNA CORSA
RIMANGA IN SILENZIO AD ASSISTERE ALLO SCEMPIO DELLA MEDESIMA SENZA PROFERIRE VERBO
SI FANNO GRANDI OPERE E SI LASCIANO LE STRADE PIENE DI BUCHE!
MAH!
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Mi meraviglio che ti meravigli di Siena e di come sono riusciti ad anestetizzarla e farla diventare.
Il silenzio, lo si sa, è sempre d’oro.
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