Nel clima festaiolo natalizio, anche le viti ne traggono le conseguenze e si addormono nei giorni di acqua santa e panettone e si rilassano in attesa arrivi la luna per essere recise del capo a frutto vecchio e carezzate di borotalco, bacini e massaggini di caviale.
Le attività in vigna sono ridotte al minimo in questo momento, ci sono a turno dipendenti che passano in sella solo a mulo amiatino (mai il trattore) per irradiare nel Sangiovese registrazioni audiovisive di Marylin e nel cabernet-merlot-sirà e via dicendo, le struggenti note di Edith Piaf e i suoni con Jean Gabin solo per il tinteggiante Alicante Bouchet.
Il Sangiovese è vitigno sanguigno viagroso e il razzolo sviluppa bene con Marilyn, i vitigni francesi non cessano il loro intramontabile nazionalismo e per fruttificare vogliono solo musica autarchica di casa loro.
Il mulo amiatino, mentre passa concima il vigneto e con la coda spolvera le viti.
Andrea, hai il dono di conoscere il vino in lungo e in largo e di mettere in risalto le cavolate che ci circolano intorno.
Usa questa dote della scrittura per non massacrarti e rendere la vita dura a chi vende quello che non c’è.
Sarebbero in tanti a leggerti volentieri.
"Mi piace""Mi piace"