Vendemmia meccanica

Le foto ritraggono uno degli ultimi modelli di macchina vendemmiatrice (e non solo questo) all’opera.

Negli anni ’80 quando le prime macchine si affacciarono sulla scena era uno spettacolo vedere quanto si portavano dietro dopo essere passate sui filari.

Non mancavano pezzi di colonne di cemento, fil di ferro, pezzi  di legno, foglie a non finire, uva come fosse passata dentro una lavatrice durante la fase di centrifuga.

All’epoca furono quasi immediatamente allontanate, un pò per la scarsa qualità del lavoro che svolgevano, un pò perchè gli impianti dei vigneti non erano necessariamente preparati all’intervento di quelle lavatrici.

Adesso, queste macchine, da qualsiasi lato le si voglia guardare bisogna riconoscere che sono dei veri gioielli della tecnica e della raffinatezza dell’ingegno umano.

L’uva sui filari viene pettinata ed accarezzata, il chicco esce intero e il raspo pulito e asciutto come fosse passato subito dopo la raccolta con un asciugamano.

Il fascino della vendemmia (con la macchina) ne risente parecchio:niente persone, niente chiacchiere, niente risate con contorno di bestemmie (sennò il vino non ha sapore)……. ma i tempi cambiano  come i vini che da parecchi anni non sono più gli stessi, ma tutti uguali, non certo per colpa delle macchine vendemmiatrici.

La tecnologia in vigna che allieva il lavoro e le fatiche umane è sempre la benvenuta. Se un bicchiere di vino non suscita emozione è perchè dentro non vi si scorge  il cuore  di chi l’ha fatto e chi lo propone e lo teorizza si ricorda appena che il tetto dell’uva è il cielo finchè non entra in cantina.

Per questo, per tanti aspetti preferisco il rumore del mare.

Questa voce è stata pubblicata in fare vino, fotografie 2009. Contrassegna il permalink.

0 Responses to Vendemmia meccanica

  1. Avatar di Jacopo Cossater Jacopo Cossater ha detto:

    Bellissimo post.
    Ed istruttivo, anche.

    "Mi piace"

  2. Avatar di Capric Capric ha detto:

    La vendemmia meccanica è figlia della tecnologia.
    Come la maggior parte degli aggeggi meccanici ha in qualche modo semplificato la vita. Il più grosso e innegabile vantaggio che la tecnologia ci ha portato è il risparmio del tempo. E in tutti i settori: le e-mail che hanno soppiantato le lettere, il cellulare che ci rende rintracciabili ovunque, la macchina vendemmiatrice che ha semplificato la raccolta dell’uva…
    Il rovescio della medaglia è l’impigrimento del cervello con conseguente standardizzazione di tutti i prodotti. E poi tutto questo risparmio di tempo sfocia nella frenesia.
    Si stava meglio prima o adesso? Difficile rispondere.
    Certo è che adesso quasi tutti percorriamo le stesse strade. Sia in maniera metaforica che col satellitare.

    "Mi piace"

  3. Avatar di Capric Capric ha detto:

    Ah, dimenticavo.
    Qualche sonora bestemmia si continua a sentire durante la vendemmia. Anche perchè tutta l’uva la macchina non la raccoglie: rimangono giusto quelli giù bassi-bassi…
    E, se permetti, il post te lo rubo perchè è davvero bello.

    "Mi piace"

  4. Avatar di Andrea Pagliantini Andrea Pagliantini ha detto:

    Capric,
    più che altro è bello il tuo commento.
    Questo frenetico risparmio di tempo ci porta a mungerci il cervello e a perdere la semplicità delle piccole cose….. finisco per ingineprarmici, ma tanto ci siamo capiti….

    "Mi piace"

Scrivi una risposta a Capric Cancella risposta