Sull’Abruzzo di cose se ne sentono tante e sono tutte tranquillizanti le notizie che ci piovono in casa attraverso i soliti elettrodomestici.
Qui c’è un articolo di Barbara, preso dal suo blog che parla di Abruzzo, stando in Abruzzo.
“Bertolaso arriva a Paganica e si lamenta che non può fare tutto lui e che è ora che i sindaci comincino a darsi da fare. Gli ricordo che i sindaci sono stati con le mani legate per dei mesi, al punto che pr disperazione, di destra e di sinistra, sono andati a manifestare a Roma, dove li hanno fatti sommergere dai fischi di una manifestazione limitrofa. Ma fa piacere che adesso si ricordino di loro, dopo che alcuni hanno minacciato di dimettersi.
Berlusconi che prendeva casa all’ Aquila ad agosto, poi che ci andava tutte le settimane, adesso vedremo come fa. Visto che le tanto promesse case per 50.000 per settembre non ci saranno, magari rischia che ad agosto la gente sia un pelo alterata, nonostante dati da maggio l’ ordinanza in cui si proibisce alle mense di dare vino, caffé e cocacola, che la gente si agita.
Il sindaco dell’ Aquila, Massimo Cialente, si meraviglia che delle domande di ricostruzione ne siano state presentate solo un centinaio. Lo informo volentieri che di quel centinaio sono state respinte tutte, e stiamo parlando della famosa classe A, danni leggeri, rimborso massimo da 5.000 euro, le case i cui proprietari potrebbero abitare subito. Anche perché fra un paio di giorni li cacciano dagli alberghi.
Ora, spiegatemi una cosa: le domande sno state respinte, perché bisogna specificare che lavori fai e a che prezzo. Se ti sono saltate le tamponature o l’ intonaco, giustamente ci metti questo: rifare l’ intonaco. Ma certe voci di capitolato non vengono rimborsate, solo che non si sa quali e perché. Paradossalmente, per chiarire il punto, se uno i 5000 euro li vuole usare per la carta da parati, magari quella potrebbero rimborsargliela. Ma se a te manca l’intonaco? Ti attacchi. Non puoi rientrare in casa perché fino a intonacatura avvenuta è piena di polvere e non puoi stare in albergo perché l’ idea è che casa tua con due giorni è prointa.
Le imprese, giustamente, vogliono avere la certezza del pagamento, del lavoro e dei materiali. I tecnici finora fanno perizie gratis, pagandosi benzina e telefonate da sé sperando che prima o poi vengano rimborsatui. I comuni emanano avvertenze di non dare anticipi ai tecnici pervché questi verranno pagati direttamente dal comune a pratica accettata.
Intanto di 117 pratiche presentate, tutte e 117 sono state respinte.
A che gioco stiamo giocando?
Premetto che chi comincia a farsi i lavori da solo, si gioca tutto. La sua domanda non la accetteranno mai, neanche se hai una documentazione fotografica del prima, durante e dopo, che è roba che costa anch’ essa da fare.
Mi diceva l’ altro giorno uno degli ingegneri della protezione civile, indignato e furibondo, che si sono buttati via soldi a palate senza che questo sia risultato né in sicurezza, certezze e confort a gente che, sta tutta fuori di testa per sindrome da stress posttraumatico, un evento normale e noto in caso di catastrofi del genere, ma qui volutamente ignorata. E neanche che ciò abbia contribuito a ricostruire nulla, in paragone ai soldi versati.
In compenso ho conosciuto gente che in questi mesi, per tenersi il lavoro che ha, fa quotidianamente quei 2-300 km. dalla costa ad Avezzano o L’ Aquila, si alza alle 5, rientra alle 21, mangia qualcosa e si butta a letto esausta.
Il ferro da stiro dell’ albergo in cui stanno è tutto da sostituire. In compenso il sindaco dell’ Aquila è sempre perfettamente vestito, inamidato e pettinato, mentre Miss Kappa ed altri amici che per alcuni giorni sono riusciti a stare ospiti in una casa normale, godevano a ogni lavatrice che è potevano farsi, sapendo che questo piacere sarebbe durato poco.
Felicità è un candeggio riuscito. A me riempie di amarezza e rabbia.”
Quello che fa davvero rabbia è che questa situazione di profondo disagio (che si trasforma spesso in disperazione) venga presentata all’esterno come una faccenda già risolta nel migliore dei modi. L’emergenza non è finita, anzi. Pero gli organi d’informazione non ne parlano.
Ma anche i cosidetti quotidiani di sinistra, invece di parlare tutti i giorni di esort e veline, perchè non fanno un servizio su come stanno VERAMENTE le persone in Abruzzo?
Se solo ripenso ai servizi televisivi che ci sono stati durante il G8, con le first ladies che provavano il simulatore di terremoto come se fosse un giochino del luna park, mi viene voglia di ritirare un calcio alla televisione.
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A me sorprende che la gente normale se ne sbatta di tutto e tutto crede e si muova solo quando viene toccata nel proprio interesse.
Io continuo a nutrire dubbi e dopo le parole di Barbara ho solo tanta rabbia.
O perchè fra tutti un ci si sveglia un pochinino?
Silvio che ci paga una escot per uno per stare tutti zitti e muti?
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Mi sembra doveroso ricordare che questa sera al TG1 dell 20.30 si è parlato del terremoto in Abruzzo e l’unico servizio che è andato in onda parlava del prezioso ritrovamento di un affresco tra le macerie di una chiesa di Onna.
L’immancabile intervista ad una donna del paese che esprimeva tutta la sua gioia per il ritrovamento. Immagino che chi è ancora senza un tetto si senta proprio sollevato da questa preziosa scoperta. Su chi vive nelle tende, manco una parola.
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L’ho visto anche io il servizio e lo giudico osceno.
Giustissimo recuperare il patrimonio storico e culturale, ma che non ci piglino per il culo con servizi tranquillanti…. quel genere di servizi, sono fatti apposta per chi è lontano dalle zone del terremoto.
Occhio non vede cuore non duole.
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