La finestra di Stefania + Le eccellenze di Radda

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Scrivo giusto due righe prima di lasciarvi alla lettura del post di Stefania.

Ha iniziato da un paio di mesi un blog tutto suo dopo che ero riuscito a coinvolgerla e farle scrivere qualcosa delle sue incursioni in ristoranti.

Non era necessario le pubblicizzassi il  blog per il semplice motivo che è seguitissimo e si è conquistato presto una fetta di affezionati lettori.

Approfitto per integrare un pò di eccellenze, siano un blog o i vini di Radda, piccolo comune ma che mantiene il gusto e il sapore del Chianti più vero.

Montevertine, Monteraponi e Caparsino ne sono una bella dimostrazione.

Vi lascio al post di Stefania.

Sabato pomeriggio nell’ambito di “Radda nel Bicchiere” si è svolta l’anteprima sui “Cru” di Radda 2007.

All’interno del Palazzo del Podestà alle 16.00 Alessandro Masnaghetti ha presentato la  carta dei vigneti del territorio raddese, dove si identificano le proprietà delle aziende poste a nord verso l’Arno, e quelle a sud verso l’Arbia. Dopo le mappe di Enogea sui terreni di Panzano e Gaiole, è stato bello vedere che anche nel comune di Radda  le vigne variano di altitudine, e di composizione del suolo, anche all’interno della stessa particella.

Dopo,  Andrea Gori ha introdotto la degustazione con i sei vini non ancora messi in produzione, ma in via di affinamento, ovvero i futuri Cru 2007 ricavati da vigneti non  più giovani. Le aziende partecipanti erano Volpaia, Montevertine, Capaccia, Poggerino, Monteraponi e Caparsa. Alla degustazione hanno preso parte anche alcuni produttori come Michele Braganti, Martino Manetti e Paolo Cianferoni, i quali hanno risposto alle domande poste dal pubblico con semplicità e accortezza.

Dopo,  ho fatto un giro fra gli stand delle varie aziende assaggiando da Martino il Pian del Ciampolo, e da Pierfrancesco del Podere Terreno il vino Pierfrancesco!! Diversi per uvaggio, ma entrambi molto buoni.

Fra le iniziative da segnalare i vini dell’Egitto e la degustazione alla cieca, fatta con bottiglie anonime dove le persone decretano il vino più buono solo assaggiando, senza farsi influenzare dall’etichetta.

Leggi anche “Evento di…Vino“.


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0 Responses to La finestra di Stefania + Le eccellenze di Radda

  1. Avatar di Filippo Cintolesi Filippo Cintolesi ha detto:

    A proposito del vino piu’ buono decretato: and the winner is…?

    Peccato che nella carta dei cru del Masnaghetti manchi un dato essenziale, a ben pensarci l’unico dato che il visitatore non possa ricavare anche da se’ solo, semplicemente guardando il paesaggio: la composizione ampelografica delle vigne.
    Circa un anno e mezzo fa, quando l’analoga carta era in gestazione per il territorio del comune di Gaiole, proposi al consesso della pro-loco (che stava coordinando l’iniziativa) di aggiungere questo dato. Inutile sottolineare l’accoglienza che fu riservata a questa pericolosa idea, adducendo scuse le piu’ varie, e le piu’ sciocche.

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  2. Avatar di andrea Andrea Pagliantini ha detto:

    Mettere in questa carta l’esatto uvaggio delle vigne sarebbe cosa buona e giusta, ma forse da qualche parte c’è il terrore di mettere nero su bianco e tutte le scuse più o meno plausibili per non farlo non stanno ritte.
    Basta prendere i dati dal modello 375 che ogni azienda ha presso l’albo vigneti e la carta la si fà in un attimo.
    O c’è il pericolo di vedere foglie rosse d’autunno dove non dovrebbero essere?

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  3. Avatar di alfredo alfredo ha detto:

    buongiorno, complimenti per il blog mi sono permesso di aggiungere il mio blog saluti

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