Ho manifestato un paio di volte il pensiero di chiudere per delle idee e sensazioni dentro che mi facevano pensare, arrivato ad un certo punto di quest’anno, non avrebbe avuto più senso portarlo avanti.
Quando iniziai sapevo appena accendere il computer, l’amico Claudio e poi Filippo più di una volta mi avevano chiesto di provarci parlando di vino e di olio a modo mio.
L’idea nasceva dal malessere a ritroso di alcuni avvenimenti pesanti sia umani che professionali, seguiti da noiosissimi problemi fisici e giorni lunghi pieni di brividi elettrici in giro per le gambe.
Cacciato a calci in culo dall’azienda di cui ero responsabile non essendo mai stato assunto con la ciliegina di sentirmi dire: “Sei uno del luogo, ma ti si è trattato come un albanese”, come fosse cosa ovvia trattare gli albanesi a calci in culo!
Doveva partire una nuova esperienza troncata quasi sul nascere da un colpo secco alla schiena che mi ha costretto mesi e mesi disteso su un divano.
Poi dolori, legarsi una scarpa come impresa eroica, portarsi dietro le gambe come avere una palla di ferro legata.
Di tempo ne è passato, troppo, e in mezzo ci sono state e ci sono varie situazioni e vari e rognosi ritorni sempre frequenti: venti giorni bloccato dal dolore mentre potavo un olivo o ieri, mentre su una scala le gambe non hanno retto e sono volato in terra come un rospo, notti insonni in giro per casa o con il cane a passeggio.
Situazioni non facili, ma di cui mi faccio carico e cerco di convivere cercando di fare ciò che mi sento e cercando di non cadere nelle trappole dell’incoerenza e del calcio ad alcuni punti fermi a cui non voglio venir meno.
Quante volte mi sono sentito dire di cambiare vita e di fare altro più semplice, meno dispendioso, un posticino in qualche ufficetto magari prendendo una tessera e farmi sistemare da qualche parte ecc.
No, non mi sta bene, un pò di dignità e soprattutto coscienza sono presenti, ed è dura averci a che fare e non prendere il viottolo o la strada maestra per arrivare, magari calpestando chi c’è intorno.
Mi faccio totalmente carico di questo modo di essere e di pensare che non porta benefici, ma molti grattacapi, mi ritengo responsabile di aver contribuito a dare una mano a chiunque l’abbia chiesta senza avere indietro o averlo fatto per un tornaconto personale.
Mi faccio completamente carico di aver voluto bene ad una persona stupenda e di volerle un bene profondo e intenso.
Mi faccio carico di essere un candido e onesto il che equivale avere la patente di scemo.
Mi faccio carico di non voler essere un peso per nessuno e di cercare di fare qui, o in qualsiasi altro posto ciò che mi piace senza venir meno al mio modo di essere e di pensare pur contribuendo in questo modo alla saga conclamata di essere un imbecille.
Il blog è stata una bella cosa, mi ci sono esposto e messo senza mediazioni e filtri dicendo quello che passava per la testa o quello che sentivo nei pochi argomenti di cui ho una leggera competenza, nelle cose che facevano ribollire il sangue, in certe vigorose carezze lasciate ad una persona eccellente in un momento di riflessione.
Ho conosciuto gente nuova e gente che passa di qui senza lasciare un commento ma che mi ha chiesto di non smettere e mi legge quotidianamente.
Ho messo una marea alta di foto insieme a parole scarne per far vedere la semplicità delle cose di ogni giorno, di quanto sia bello e duro fare vino e olio qui a Vertine accanto a delle persone preziose e a qualche infreddato contagiato dalla febbre dell’oro ma povero nell’anima. Si, ci sono anche qui purtroppo.
Mi ci sono divertito, ci si è aggregata gente, qualcuno manda il suo contributo di idee o di colori come è il caso della preziosa Vita destino nel nome.
Io sono sempre lo stesso del 9 ottobre 2007, qualche acciacco in più, qualche illusione in meno, ma la stessa voglia di fare piccole cose che riempiono o danno senso a una vita, perlomeno alla mia, passino per una carezza ad un cane e un gatto, il ruvido del sangiovese sano in un bicchiere, uno sbeffeggiamento a stronzi, potenti o prepotenti o il salino dell’azzurro mare. E’ questo.
Il blog continua.
Andrea Pagliantini 
Ecco questo è importante: il blog continua perché noi continuiamo. Le amarezze e i momenti di sconforto fanno parte di quel continuare e poi, oltretutto, ci sono le persone intorno, quelle che hanno imparato a conoscerti leggendo e che hanno piacere a farlo.
A proposito: la patente di scemo, se vuol dire quello che dici tu, tocca anche a me. La preferisco a quella di stronzo. Di gran lunga. Grazie.
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Avevo pensato al peggio ….. poi le ultime tre parole mi hanno rincuorato.
Non ci crederai ma c’è un pò della mia vita nelle tue parole.
Anch’io ho la patente di scemo, vedo che siamo un bel pò.
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Ma che sei matto? M’hai fatto prendere uno spavento buffo… Non ci riprovare eh! Mentre leggevo pensavo “venerdì 17, è venerdì 17”, poi ho tirato un sospiro di sollievo.
Una domanda: con questa patente di scemo, quando s’infrange qualche regola, i punti ce li levano o ce li aggiungono?!
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meno male!!!!! fino ad un certo punto del tuo messaggio, ho temuto il peggio! Anche perchè poi, che faresti senza di noi?
Gli scemi si attraggono ed è per questo che ci leggiamo e ci rispondiamo,in fondo, la pensiamo alla stessa maniera, anche io ho la patente e le persone se ne approfittano!?!
grazie Andrea sei sempre caro anche con i complimenti, che probabilmento non merito….
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Vivere è complicato (e lavorare anche), da giovani.
Parola di vecchia!
T’ho letto su altri blog e mi ha parlato di te Vita. Avanti, forza: la patente da scemo è largamente condivisa.
Meglio questa che quell’altra, da furbo.
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Non ci provare!!!
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Leggendo la prima parte pare che vuoi smettere ma il finale è imprevedibile come un giallo.
Mi sono commossa, sei sempre la solita persona pulita e lineare, peccato hai solo sguardo per il mare azzurro.
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anche noi abbiamo cominciato per scherzo…..ma visto il successo e le soddisfazioni che abbiamo continuiamo imperterrite a fare, fotografare, preparare, inserire ricette……… un bacio
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Innanzi tutto un saluto a Silvana che si affaccia per la prima volta.
Poi rispondo in ordine sparso ai vostri commenti.
Allora, la patente da scemo ci si da per autocertificazione annaspando fra le esperienze della vita.
Funziona al contrario di quella della macchina, qui quando si commette l’infrazione di essere onesti, il cumulo dei punti aumenta e più si è scemi.
Ma sempre meglio che stronzi, gli stronzi nella loro infinita arroganza e smania di arrivare chissà dove, ad un certo punto trovano qualcuno più stronzo e gli fanno la buccia e vengono eliminati dal gioco.
E gli stronzi trombati diventano più inutili del due di fiori quando briscola è quadri.
Si, ha senso che il blog continui perchè nonostante le cenciate sul viso sono sempre lo stesso e non sono cambiati nè il modo di essere nè tantomeno gli affetti cari salsedinosi.
I complimenti a Vita ci stanno tutti per come dipinge, per quel sorriso e quegli occhi verdi che sembrano fatti di pistacchi della mortadella.
E buonissime ricette mai bruciacchiate a Roberta.
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Ricorda sempre ciò che hai creato fa conoscere e fa essere felici tante persone a te care……
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O fava…
Ma che fai, gli abbocchi alla gente?
Distraiti dalle cenciate, dai calcinculo, dagli acciacchi e soprattutto dagli stronzi, che’ tanto ce n’e’ per tutti, sempre. Una volta che uno stronzo l’hai detto tale, basta, ok.. Non diventa ne’ piu’ stronzo ne’ meno stronzo di quello che e’ perche’ tu continui a definirlo cosi’. A te invece finisce che il puzzo rimane nelle narici.
Basta col regalare attimi di celebrita’ a insignificanti esseri che se non fosse per questo nessuno s’inchiappetterebbe.
Cose positive a cui pensare, non ti mancano. Pensaci, dunque, ma per davvero! “Per” qualcosa, e non “contro”. Te l’ho gia’ detto a voce, te lo ridico per iscritto: bada al tuo karma, e non lasciartelo insozzare da pensieri di negativita’.
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Che ti lamenti? Almeno il tuo blog è seguito…..
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Da tanto tempo non ti scrivevo (per un po’ di casini in testa che capitano proprio a tutti)ma continuavo, e continuo, a leggerti e ad apprezzarti.
Ora non ce l’ha fatta a stare zitto e, anche se in ritardo solo perchè non ero fisicamente presente, ti dico: vai avanti con le tue convinzioni, i tuoi sani principi, la tua sana vita di campagna dove puoi…cacare tutti gli stronzi di questo stronzo mondo.
P.S. Condivido i complimenti a Vita.
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La mamma degli stronzi è sempre incinta e sempre in agguato, li trovi anche dove meno te li aspetti e sono i peggiori, quelli ricoperti di un velo di ipocrisia di facciata per far credere di avere una velata rispettabilità e invece son delle anime nere. Ma non è il caso di fare onorevoli nomi, non voglio regalare loro un momento di celebrità.
Tutto questo caro Ivan non nasce da un calcolo per vedere quanta gente mi segue e lascia commenti, facessi il blog per questo motivo per me non avrebbe alcun senso.
E poi non voglio insegnare niente a nessuno, ho delle idee, dei modi di intendere le cose e me ne faccio carico, tutto qua.
Fiore, sui complimenti a Vita non si sbaglia mai: pare la pozione magica di Asterix.
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Sono tutti felici che tu continui a scriverti e di leggerti. Sono contenta anch’io per questo, nonostante l’assenza; te lo meriti. La Pace, che si era frantumata all’arrivo, è ora all’ingresso dell’altra casa. Non ho più modo di dirtelo, te lo lascio detto qui…
Auguri per tutto
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Lo sarai per il resto del mondo “una persona qualsiasi” ma non per me.
Come per quella mattonella, con la colla giusta e il tempo le cose si possono riparare e tornare anche meglio di prima.
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non sapevo di avere così tanti Fan…e grazie al blogghe di Andrea lo sò!!permettetemi un’pò di gloria!
Ma sapevo di avere tanti clienti, che si trovano bene con me e che prima o poi diventano Amici….
ciao Simo, Silvana, Filippo e Fiore
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Persona qualsiasi ti invidio parecchio, devi per forza essere una persona speciale agli occhi del vinaio
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Per Andrea: Spero nel tempo e nella buona volontà, non per incollare cose rotte, ma per proseguire serenamente.
Per Ci… Ognuno è quello che è, a prescindere da come lo vedono gli altri e non ci rende speciali il fatto che qualcuno ci consideri così, soprattutto se non lo meritiamo. Se posso darti un consiglio, credo che questi tuoi interventi non siano il modo migliore per diventare speciale agli occhi del vinaio, se è questo che vuoi.
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Ci… non perde mai occasione di farsi cose non sue.
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Sapete com’e’… un blog e’ una vetrina leggibile al pubblico. Se poi e’ anche aperto ai commenti da parte dello stesso pubblico, il meno che puo’ capitare e’ che il pubblico (o parte di esso) legga e commenti. Equivale in tutto e per tutto a parlare a voce alta in piazza all’ora dello struscio.
Non c’e’ nessun problema a trattare argomenti privati in pubblico, ci mancherebbe altro. Pero’ se si e’ cosi’ insofferenti a qualunque immissione da parte di non addetti/e su certi argomenti, forse per tali argomenti esistono canali piu’ congrui.
E’ pur vero che anche le girandole di ceffoni dati e presi fanno parte del gioco, di un gioco che ad alcune persone piace.
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Sò come è fatto il vinaio e se concede complimenti ed affetto ad una persona, non è per scherzo ma perchè li merita davvero.
Una persona qualunque certo, ma non per lui.
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Sono perfettamente d’accordo con quanto dice Filippo e chiedo scusa a tutti per essere apparsa talvolta con riferimenti a cose private. Non è questo il luogo e non è questo il modo di farlo.
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Spero fosse evidente dalle mie parole che non trovo assolutamente niente a che ridire che si trattino in pubblico anche affari privati. Permettimi dunque di declinare le tue scuse perche’ almeno con me non ti devi scusare proprio di niente. Dopo tutto, aperto al pubblico si’, ma si tratta pur sempre di un blog privato. Solo, troverei singolare che ci si sorprendesse dell’intervento da parte di altre persone, questo si’.
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Le scuse che chiedo, a te e agli altri che hanno dovuto sorbirsi le mie parole, sono dovute al fatto che credo davvero che questo non sia il luogo opportuno. Anche a me darebbe molto fastidio andare su un blog per cercare delle cose interessanti e trovarmi tra discorsi privati. Per quelli ci sono altri modi e luoghi. Non è da me invadere spazi e credo che sia giusto, qui, lasciare luogo solo a cose che siano dette a tutti. Grazie a te per avermi fatto riflettere su questa cosa.
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Sono io che devo scusarmi per essere entrata in mezzo a una storia di cui percepisco qualcosa ma di fatto non sò niente. Scorgo solo un bel sentimento vero fra il vinaio e la “persona qualsiasi” dai molti nomi.
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Ma basta con questo buonismo! Tutti a scusassi… ma che e’? Gnamo, citte, vedete di davvi una calmata. Si scrive, si legge, si commenta… mi pare giusto. Icche’ e’? Il punto del mio intervento era proprio che il privato non esiste. Per lo meno, fra noi che leggiamo questo blogghe, sarebbe bene che fosse ridotto all’osso.ven via…
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Bel post Andrea.
Fatico a intervenire spesso ma ti seguo e sembri proprio una bella persona, lasciatelo dire.
Ciao, Fil.
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