Potatura vigna 2009 per immagini

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Viti vecchie  che la sanno lunga su come far ragionare il potatore.

Affascinanti perchè ognuna è diversa, ognuna necessita di un taglio ragionato, anche se la mano di chi taglia sà già dove e come  perchè all’occhio e al cervello basta un attimo per capire.

E la mano, l’occhio e la testa di chi taglia sono fondamenti per fare ottimo vino.

Sono viti allevate a Guyot, ma ci piace più dire “a capo e razzolo”, sennò si finisce per non capirsi fra noi e con le viti con questi linguaggi gallici.

E’ adesso il momento della potatura, fase importante, il primo vagito di un lungo racconto che porterà al vino dell’annata 2009.

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0 Responses to Potatura vigna 2009 per immagini

  1. Avatar di filippo filippo ha detto:

    andrea ho due domande?

    – pensavo che in potatura si dovessero usare forbici a taglio piatto

    – pensavo che si dovessero fare dei guyot più corti per fare buone concentrazioni minerali ecc, ecc

    grazie filippo

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  2. Avatar di andrea Andrea Pagliantini ha detto:

    Ciao e benvenuto Filippo,
    ti dirò la verità, cioè che mi preme più chi tiene in mano le forbici che la loro fisionomia.
    Con quelle che vedi nella foto (quando si presenta il caso) si riesce meglio ad accecare piuttosto che quelle con lama piatta.
    Poi devi considerare che quei guyot devono essere legati al filo ed è importante che arrivino, quando sono legati vengono rispuntati per essere lasciati il più corti possibile.
    Capita che se vengono lasciati troppo corti al momento della piegatura si possono rompere alla base.
    I nuovi impianti a Guyot sono tecnicamente perfetti, arco secco di sei occhi e razzolo di due con il filo subito sotto per la legatura, sono rari perchè per mille motivi si tende a preferire il cordone, ma poco lontano da me c’è chi ha piantato recentemente una vigna e la tiene a guyot e posso anche dire che è bellissima.

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  3. Avatar di filippo filippo ha detto:

    daccordo con tutto quello che dici del guyot, lavoro così pure io anche nelle aziende dove sono consulente, in una anche un alberello modificato a candelabro….l’uva vien troppo più buona rispetto al cordone non c’è verso…..grazie della dritta sulle forbici dov’è la tua azienda? filippo

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  4. Avatar di andrea Andrea Pagliantini ha detto:

    Il cordone una volta disteso richiede molto meno lavoro eliminando la legatura annuale ed inoltre si presta benissimo per le lavorazioni meccaniche.
    L’uva viene buona anche a cordone, ma è la pianta a soffrirne.
    In terreni ricchi di scheletro e impianti con ampia intensività con le scarse lavorazioni del terreno che vanno di moda adesso oltre a non crescre vanno in crisa idrica e soffocano.
    Sono a Vertine, vicino Gaiole.

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  5. Avatar di franco franco ha detto:

    buongiorno per pasione ho acquistato una vignetta di 17000 mt. inizio adesso a studiare come farla vivere insieme a me e mi servono dei consigli forse anche un aiuto per il primo hanno saresti disposto a darmi una mano e insegnarci come potare e accudire questa vigna. e una vigna a tendone di circa 25 anni, voglio portarla fino a 50 se ci riesco ho bisogno di insegnamenti. dove posso trovare delle foto con le potature della vigna a tendone? grazie franco aspetta una tua risposta grazie tante per adesso.

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  6. Avatar di Andrea Pagliantini Andrea Pagliantini ha detto:

    Mantenerla vuol dire innanzi tutto non sforzarla e limitare la produzione di uva, che presumo poi serva per fare vino.
    Il trucco è rinnovare il capo a fruto vecchio e lasciare il nuovo a non più di sette/otto gemme.
    Ora così ad occhio non posso dire di più………….. se vuoi maggiori informazioni e foto magari cerca in qualche libreria il volume Viticoltura Moderna, dentro ci sono spiegazioni ed immagini con spiegazioni semplici, ora purtroppo non ricordo l’autore.
    Dove è questa vigna?

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  7. Avatar di gianfranco gianfranco ha detto:

    Complimenti, ci voleva proprio una discussione su questo tema da appassionati. Anche io ho un piccolo vigneto che coltivava mio nonno, nell’alto Cosentino un terzo di ettaro con vitigni per lo più Magliocco, autoctono. Ho fatto un breve corso di vinificare in casa, ed a funzionato a meraviglia, faccio un vino eccellente rosso scuro corposo e profumato. L’enologo che ha tenuto il corso proveniente dal Trentino mi ha confermato le qualità anzidette. Ora ho bisogno di imparare a potare questo vigneto vecchio di circa un secolo ma rimodernizzato con filari a spalliera su tre fili. Vorrei sapere che tipo di potatura verrebbe consigliata in questa situazione ??? grazie

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  8. Avatar di Andrea Pagliantini Andrea Pagliantini ha detto:

    Gianfranco, quel tuo vigneto secolare di Magliocco è una meraviglia che avrei persino timore a guardare da lontano, figurati ad avvicinarmi con le forbici per toccarlo.
    Ora in provincia di Cosenza avete bisogno di un enologo che viene dal Trentino per insegnarvi a vinificare l’uva di Magliocco?
    La potatura è cosa semplice, non devi fare altro che togliere il tralcio a frutto dello scorso anno, lasciare il razzolo dello scorso anno come capo a frutto dell’altezza che serve per essere legato al filo, accanto lasciare un razzolo con tre occhi, quindi corto che ti servirà per il prossimo anno.
    Questo il mio indirizzo mail anticopergolato@alice.it, se volessi mandarmi qualche foto in formato mail di quelle viti, mi faresti un grande regalo.
    In che zona sei della provincia di Cosenza?

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  9. Avatar di sergio garreffa sergio garreffa ha detto:

    Buona serata signor andrea,ho intrapreso la scuola di potatura a Polenzo con gli istruttori Simonit-Sirch ed essendo un Sommelier da piu’ di 30 anni mi e piaciuto molto perche’ questa e’ la mia passione.Vorrei saper e se e’ possibile intraprendere in qualche azienda quello che ho imparato,sono disponibile essendo in pensione,gradirei una risposta se conosce qualcuno ,sono di Chiavari,Sergio Garreffa 347 5812919.Grazie e arrivederci

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  10. Avatar di andrea Andrea Pagliantini ha detto:

    Signor Sergio, ho compreso la sua voglia di mettere in pratica gli studi e le esperienze.
    Credo le sia chiaro mi trovo nella zona del Chianti Classico, in ogni caso, sempre meglio dirlo.
    Posso provare ad aiutarla, sarà un piacere.
    Il solo problema reale sarà di natura burocratica perchè in amicizia e fraternamente come si farebbe, se la trovano a potare una vite in una azienda, anche per pura prova e passione, lei passerebbe per lavoratore a nero.
    Cercherò di parlare con qualcuno, magari sarebbe più semplice farle sforbiciare qualche vite di qualche passionista che di un’ azienda….. mi informo, le farò sapere.

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  11. Avatar di luigi luigi ha detto:

    egr. andrea Pagliantini,
    sono un “novello” coltivatore di un piccolo appezzamento di terreno, in totale compresa una casetta e di circa 2000mq, in questo terreno ci sono circa 50 alberi di agrumi 20 di olive e altri 20 circa di frutta varia, vorrei impiantare delle vigne a pergola, avendo davanti casa un bel porticato in ferro pronto per poter lasciar salire una vigna e poi godersi sia l’ombra che l’uva.
    Le sarei grato se mi volesse dare qualche suggerimento sia per l’acquisto che per come far salire in modo perfetto la vigna e quali sono gli accorgimenti da prendere per gli anni successivi soprattutto quando dovrò potarla.
    Nel ringraziarla le invio Cordiali saluti

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  12. Avatar di Andrea Pagliantini Andrea Pagliantini ha detto:

    @ Signor Luigi
    dal tipo di piante che ha, credo si trovi in clima e zona molto più mite rispetto a dove vivo io.
    Mettere la pergola non è cosa difficile, ci vorrà solo un pò di tempo per creare il suo coperchio naturale fatto a pergola.
    Alla base di ogni palo di ferro farei una buca profonda fra i 50 e gli 80 centimetri, veda lei come gli è meglio.
    Non sarebbe male mettere uva da tavola, o Regina o Italia.
    Una volta fatte le buche, metta le viti a bagno per un giorno nell’acqua, dopodichè metta qualche manciata di terriccio intorno le radici e copra.
    Le viti andranno tirate sù per gradi.
    Il primo anno tenga due branche.
    Poi d’inverno ne lascerà una, la più dritta con due gemme in modo da rinforzare la pianta.
    Poi lascerà il capo più robusto e inizierà a farlo salire per gradi.
    Qui da me con il terreno che c’è ci vorrebbero anni per arrivare a copreire una pergola, ma presumo che nei terreni sciolti dove si trova sarà questione di molto meno tempo.
    Salutone.

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  13. Avatar di angelo angelo ha detto:

    ciao a tutti è con piacere che ho letto questi argomenti e vorrei approffitarne per chiedere qualche consiglio in merito.Ho preso da poco in mano un vignetto che per cause di salute è stato trascurato dal proprieterio…ora mi ha dato l’occasione di fare qusto lavoro ossia la potatura della vigna,son contento perchè mi appassiona e lofaccio volentieri però leggendo questi articoli mi stà venendo un pò di timore,ho paura di sbagliaree di far un po di danni!mi potresti aiutare? la vigna é messa in filari lunghi intervallata da PALI IN CEMENTO CON TRE FILI CHE CORRONO PERPENDICOLARI la vite però e a terra ossia il ceppo eè libero..ora non so se si dovrà legare dopo.Comunque effetuo la potatura come mi ha insegnato taglio prima i razzoli e li accorcio poi ripasso e lascio a seconda della robustezza della pianta 2/3 razzoli corti e a ognuno lascio 2/3gemme.va bene?

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  14. Avatar di Andrea Pagliantini Andrea Pagliantini ha detto:

    @ Angelo
    ma sono proprio tutte, tutte in terra?
    Mi immagino che serpaio per capirci qualcosa.
    Ma come erano impostate le viti? Lo si capisce?

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  15. Avatar di angelo angelo ha detto:

    ciao..si sono in terra,rimangono a mezza altezza ma non sono sorrette o meglio i razzoli dell annata precedente sono attorcigliati sui fili.

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  16. Avatar di angelo angelo ha detto:

    effettivamente è un pò ingarbugliato però…il mio problema e che spero di star facendo almeno benino,non riuscirci mi seccherebbe un pò!anche per l orgoglio oltre che per il piacere di farlo.

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  17. Avatar di Andrea Pagliantini Andrea Pagliantini ha detto:

    Angelo, si fa una cosa semplice?
    Mi mandi le foto di quelle viti così ho una idea ancora più chiara e posso dirti con maggiore cognizione…. io o i tanti che più di me ne sanno che passano qua sul blog!!!

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  18. Avatar di angelo angelo ha detto:

    ok son d accordo è la soluzione migliore.Ti mando la foto della pianta cosi com è,e poi una dopo che l ho potata cosi ti puoi fare un idea più chiara….grazie tante per la disponibilità mi dà più coraggio per continuare a fare e per potermi migliorare ci tengo molto.stò scoprendo un mondo nuovo e affascinante,stò leggendo tanti libri sull argomento anche se sicuramente un buon insegnante pratico vale 100 libri teorici..grazie di nuovo a presto penso di potertele postare per domenica sera ciao

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  19. Avatar di angelo angelo ha detto:

    ancora una domanda,quanto tempo ho ancora per poter potare? i razzoli cominciano a germogliare e i germogli a schiudersi..la temperatura è primaverile.

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  20. Avatar di Filippo Cintolesi Filippo Cintolesi ha detto:

    Allora pota, Angelo, pota. Calcola che se la forma con cui le viti sono tirate su prevede non solo razzoli come nel cordone ma anche uno o piu’ capi, dopo aver potato devi anche avere il tempo di piegare i nuovi capi e legarli. Prima che caccino i getti altrimenti son madonne.

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  21. Avatar di andrea Andrea Pagliantini ha detto:

    Ha ragione il Cintolesi, Angelo, pota più che puoi se adesso gli occhi stanno gonfiando…… poi quando le hai sverzate e addomesticate ci sarà tempo il prossimo anno per fare il lavoro di fino.

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  22. Avatar di angelo angelo ha detto:

    ciao Andrea,salve Filippo ho le foto pronte ma nn so come postarle nel blog….

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  23. Avatar di angelo angelo ha detto:

    ok forse ho risolto le ho mandate alla mail di Andrea.

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  24. Avatar di Sergio Sergio ha detto:

    ciao a tutti,
    ho appena acquistato un terreno con una bella vigna che non è stata ancora potata.
    Vorrei farlo quanto prima, ma non so che fare perchè è tardi e non vorrei fare danni.
    Cosa devo fare? togliere solo un po’ del “verde” che è già germogliato o posso potarla tranquillamente?
    vi ringrazio per i consigli che potrete darmi

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  25. Avatar di Andrea Pagliantini Andrea Pagliantini ha detto:

    Sergio,
    siamo un pò avanti per le fasi di potatura avendo la vite già mosso.
    Io la poterei ugualmente, però me lo fa un favore?
    Mi manda qualche foto non grandissimo formato alla mia mail che può trovare sotto la foto che mi raffigura nel blog così si guarda fra me e chi passa e ne capisce il da farsi?

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  26. Avatar di Sergio Sergio ha detto:

    E’ passato un anno, la potatura di inizio maggio 2010 come previsto la produzione è stata scarsissima.
    Quest’anno vorrei fare le cose per bene e vorrei potare la vigna in maremma (zona monteregio) dopo il 20 di Gennaio.
    Cosa dici? posso iniziare o conviene aspettare febbraio marzo?

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  27. Avatar di Andrea Pagliantini Andrea Pagliantini ha detto:

    Vai tranquillo dopo il 20 di gennaio che tanto la vite dorme e fino a primavera non lacrima e mette gemme.
    Se poi mi mandi qualche immagine al solito indirizzo mi rendo meglio conto della situazione attuale e ti so dire.
    Salutone.

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