Immagini di una Vinsantaia famigliare

caratellicaratelli e prosciutticaratellicaratellicaratelliprosciutticaratelliprosciuttiprosciutti

Anticamente questa stanza interrata serviva come armeria e ricovero di cavalli per la casermetta soprastante.

In epoca moderna viene usata per scopi più piacevoli e proficui, le immagini scalderanno attente papille gustative.

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0 Responses to Immagini di una Vinsantaia famigliare

  1. Avatar di michele michele ha detto:

    …ma io sapevo che il vinsanto….deve stare al caldo……e dove ci sono i prosciutti non credo che sia il massimo………..le vinsantaie non le facevano nei sottotetti apposta?????

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  2. Avatar di andrea Andrea Pagliantini ha detto:

    Si, in una stanza simile di sbalzi termici non ne arrivano, però chi non ha di meglio fà di necessità virtù.
    Infatti il posto ideale per fare il vinsanto è un luogo nel quale arrivino i sintomi delle stagioni, il posto dove il mosto con il caldo fermenta e con il freddo riposa..
    Ma c’è anche da dire che il vinsanto che esce da quel luogo è veramente notevole, uva attaccata e pressata ai primi di dicembre e quasi tutta malvasia

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  3. Avatar di michele michele ha detto:

    ….e sicuramente sara’ del tipo secco……quello vero,quello chiantigiano,….non come i Vinsanti di oggi con residui zuccherini assurdi o addirittura dosati……insomma…..niente trebbiano…..quello che maturando diventa rosa??….quello tipico del chianti?

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  4. Avatar di andrea Andrea Pagliantini ha detto:

    Infatti, è secco, tranne un piccolo caratello in cui viene dolce e dà una leggera nota amabile al tutto.
    Anche quella che i vinsanti per essere buoni devono per forza essere dolci io non la capisco, il vinsanto del Chianti anche nei ricordi più lontani era secco…. oggi ci sono troppi residui zuccherini..
    Di trebbiano ce n’è poco in quel vinsanto, la gran parte viene usata per fare vino bianco

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  5. Avatar di Filippo Cintolesi Filippo Cintolesi ha detto:

    Secondo me mancando gli sbalzi termici tendera’ a venire di tipo dolce. Dico tendera’ perche’ poi dipende da un numero di altre variabili, prima fra tutte il grado zuccherino del mosto al momento della sigillatura dei caratelli. Certo che tenere vino in formazione con i presciutti non e’ che sia il massimo..

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