Una mail privata che Mammamsterdam mi ha concesso di pubblicare.
C’è la storia di un bimbo che ha bisogno di cure e di coccole.
“Ciao cari,
So che non ho il diritto di chiedere una cosa del genere, io che per principio aderisco il meno possibile alle catene, ma che ci posso fare se ho gli ormoni dissestati?
Mi hanno scaricato stamattina una storia di Natale a mo’di pacco dono e sto ancora piangendoci sopra. Però devo fare qualcosa. Allora l’ho controllata, non ho trovato sul web nulla che mi provi si tratti di una bufala e l’ho pubblicata. Ora lo so che a natale siamo tutti più buoni e da tutte le parti ti chiedono di dimostrarlo, ma qui stiamo parlando di un bambino di manco un anno molto malato, che burocraticamente non esiste, di un ospedale che è costretto a dimetterlo e nelle condizioni in cui sta in orfanotrofio non sopravvive perché in Ukraina mancano le condizioni igieniche. Peccato, perché fra due settimane c’è un’operazione gratuita per lui prenotata da un bravo urologo pediatrico a Ratisbona. Poi per il resto dell’assistenza ci sarà da raccogliere soldi, ma quello non è il problema grosso. Il problema è che a forza di mance finora è rimasto nell’ospedale in cui sta dalla nascita, ma adesso stanno dimettendo tutti e lui per primo.
La storia sta sul mio blog così come me l’hanno mandata e nei commenti il link a una pagina in cui se ne parla in un sacco di lingue. Le persone che mi hanno allertata e che si stanno sbattendo per aiutare sono tutti traduttori, non so come, ma si sono un po’arenati contro la burocrazia, la mancanza di soldi e il muro di gomma generale. Io più che metterlo sul blog e parlarne martedi alla radio non so cosa fare. Voi avete qualche idea, mediatici come siete? Il core group di sostenitori vorrebbe che se ne parlasse sui media, ne parlasse Grillo, ma detta così non significa niente.
Queste storie dickensiane sono troppe e non si può aiutare tutti anche se vorremmo, ma io credo nel destino e se a me hanno messo sotto il naso questa storia qui, significa che io intanto nel mio piccolo mi devo occupare di questa. Mi date una mano? A me sembra un’enormità che debba morire per questo. Per carte, documenti e palleggio di responsabilità. Allora ricominciamo con l’eugenetica che ci spicciamo e siamo meno ipocriti, cavolo.
Scusatemi, la cosa mi ha preso un po’, adesso ci penso a freddo, ma la prima cosa è che mi siete venuti in mente voi e se avete idee, grazie.
Barbara”

Grazie Andrea,
Purtroppo ho anche parlato con Wilma al telefono, nel frattempo ed è una storia molto vera e molto triste. Però adesso ci sono molti blogger che ne parlano, continuiamo a farlo ed incrociamo le dita, che se riesce ad arrivare in clinica, poi il più è fatto.
La cosa sconfortante è che per un altro piccolo assistito di Kleine Herze, un bimbo di due mesi con una patologia tanto, ma tanto più grave, oltre all’ospedale si era organizzato un volo umanitario, ma il piccolo è morto due giorni prima di prenderlo. Per questo se pensi che Nikolaj in fondo è un bambino con una patologia fisica (e non mentale) rara ma curabile nel tempo e che va in mano al miglior specialista europeo per il suo caso, è da incazzarsi se la pura sfiga e le lungaggini non gli permettono di arrivarci.
E nei paesi molto poveri le priorità per forza di cose a volte sono diverse.
Ciao,
Ba
"Mi piace""Mi piace"
E’ una goccia, ma a forza di goccie si riempie il mare.
Oltre a far girare questa storia o le mille altre che ci sono, chi può e vuole far qualcosa lo faccia fuori dal clamore o dalla pubblicità, come gesto intimo e personale.
E grazie a te Ba di essertene fatta promotrice.
"Mi piace""Mi piace"