Due gatti in umido per la “Brigata Friuli”

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Settembre 1944. Il fronte era passato da meno di tre mesi, portandosi dietro il lutto per 4 morti falciati da una cannonata tedesca caduta accanto al rifugio della torre e ferite per altre persone.

Ma la vita riprendeva sia pur nelle difficoltà delle carestie quotidiane, dato che i tedeschi come erano usi fare prima di ritirarsi portarono via tutto quello che potevano in fatto di cibo e oggetti.

Le truppe inglesi impegnate nei combattimenti di prima linea erano ripartite quasi subito per il nord, mentre dietro a presidiare le zone liberate avevano lasciato truppe italiane della “Brigata Friuli”.

In quella che adesso è una cucina con un invitante caminetto, avevano messo la fureria, con telefono, radio, carte e militari con funzioni da ufficio.

Altri scantinati erano stati occupati come alloggi o magazzini di materiali.

La stanza che usavano come fureria, era di una famiglia del luogo, piena di bimbi piccoli e curiosi di tutte quelle novità, in breve i piccoli e i loro genitori entrarono in amicizia con quei militari e una domenica pensarono di organizzare un pranzo speciale per i loro ospiti.

Animali da cortile non ve ne erano, i tedeschi avevano fatto piazza pulita, ma di gatti in giro ve ne erano in quantità.

La padrona di casa così offrì ai militari i due più buoni “conigli” in umido che avessero mai mangiato.

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0 Responses to Due gatti in umido per la “Brigata Friuli”

  1. Avatar di Ci... Ci... ha detto:

    O è successo a Vertine oppure nella solita Calabria….

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  2. Avatar di babeuf babeuf ha detto:

    Ti assicuro che di storie simili è piena l’Italia..da nord a sud..la guerra e la fame erano ovunque.

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  3. Avatar di Claudio Claudio ha detto:

    Il gatto passato per coniglio, a quel che sento dire, è una cosa che si verifica anche ai nostri tempi insieme al cane passato per castrato, infatti ogni tanto se ne legge in qualche articolo di cronaca.

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  4. Avatar di Filippo Cintolesi Filippo Cintolesi ha detto:

    Visto che si legge che nel settembre 1944 il fronte era passato da meno di tre mesi, non credo proprio che possa essere successo in Calabria.

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  5. Avatar di andrea Andrea Pagliantini ha detto:

    Prima la fame imponeva questo e altro e gli anziani ne parlano sempre malvolentieri di questo capitolo, c’è anche da capirli.

    @ Claudio, maddai, sarà in Cina o in qualche ristorante cinese!!!!

    @ Filippo, i fatti sono successi in questa zona e la data lo dimostra, c’è solo una che non digerisce “la solita Calabria”

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  6. Avatar di Carlo Merolli Carlo Merolli ha detto:

    Correva l’anno 1967. Sulle colline della Sabina dopo una gita di pesca sportiva, una trattoria locale ci offrí
    un ottimo coniglio alla cacciatora. Quattro porzioni contorno di spinaci piatti non lasciati solo puliti ma sleccati a lucido. A spiegazione del prezzo molto conveniente l’ oste ci sveló, al momento di pagare il conto e ben dopo il caffé, che si trattava di gatti. Alla nostra incredulitá ci spiegó che si possono riconoscere da un tipo di osso o ossatura particolare. Per chi li sa riconoscere. Io ancora no.

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  7. Avatar di babeuf babeuf ha detto:

    Non ho mai amato il coniglio..nemmeno quello che era sicuro perche allevato da mio nonno o dagli zii..
    Avevo sentito tanti racconti ma ero sempre riuscito a mandarlo giu…ora dopo questa discussione finirà per sempre nella mia lista nera.

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  8. Avatar di filippo filippo ha detto:

    Confermo quanto detto da Carlo Merolli: si possono riconoscere dagli ossi delle costole: a sezione ovale gli uni, perfettamente circolare gli altri.

    Il coniglio btw e’ fantastico.

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  9. Avatar di andrea Andrea Pagliantini ha detto:

    Che roba è il coniglio btw?

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