Si tratta di delfini Calderones, un animale intelligente e socievole che si avvicina all’uomo per curiosità.
Così viene ripagato nelle Isole Feroe, (che fanno parte della civilissima Danimarca) dove i giovani per dimostrare di essere arrivati nell’età adulta, compiono questo orrore.
Fate girare la notizia, questa vergogna deve finire.
Andrea Pagliantini 
Fa davvero impressione..sarà anche una tradizione secolare e radicata, ma è una vera barbarie.
Come tante altre purtroppo.
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Non entro nel merito della crudeltá o meno chenabbraccerebbe anche la corrida, i polli di batterie, i vitelli olandesi, il fegato grasso d’oca, le pecore al macello ed i tonni nella camera della morte, ii vegetariani i carnivori.
Invece due notizie in piú su i “grindhval” che sono da tempi preistorici base dell’apporto proteico della popolazione faeroese. Ancora oggi si calcola che circa il venticinque per cento del consumo di carne della popolazione provenga da questo cetaceo.
La carne viene divisa in modo uguale sia tra quelli che hanno partecipato alla mattanza che per il resto dei cittadini fino all’ ultimo neonato. Non viene e non é mai stato fatto commercio della carne e quando le autoritá decidono che la quota per cittadino é stata raggiunta, la caccia torna ad essere proibita.
Comunque non passeranno molti anni prima che le autoritá sanitarie metteranno la parola fine a questa
tradizione millenaria: nel grasso dei mammiferi é constatato ogni anno un tasso crescente di mercurio e di
altre sostanze chimiche da inquinamento marino, sicché la carne sará dichiarata non adatta al consumo umano.
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Non so cosa gridi piu’ vendetta, se quello che i giovani delle FarOer fanno ai cetacei, o se l’essere giovani oggi alle FarOer.
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