19 luglio 1992: Paolo Borsellino

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Un breve ricordo di Paolo Borsellino, alla vigilia della ricorrenza della sua barbara uccisione in via D’Amelio a Palermo 16 anni fa.

Aldilà delle celebrazioni rituali e ufficiali, vorrei che tante persone in questo paese senza memoria e di persone lasciate sole, ne ricordassero la figura ed il sacrificio in una lotta terribile e giusta. Il modo migliore per non lasciarlo morire una seconda volta è non dimenticare e ricordare le vittime che hanno donato la vita per la libertà di questo paese.

E non dimentichiamo anche Emanuela Loi, Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Walter Cosina e Claudio Traina, gli agenti della scorta che morirono con il giudice nell’esplosione.

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15 Responses to 19 luglio 1992: Paolo Borsellino

  1. Avatar di roberta roberta ha detto:

    E vorrei che ce ne ricordassimo, tutti, ogni volta che diamo modo alla mafia, alle mille mafie che ci circondano, di continuare a sopravvivere con il nostro appoggio. La memoria forse serve a questo, a fare noi terra bruciata intorno agli uccisori della speranza e a non essere noi stessi ad ucciderla ogni volta che pensiamo “non c’è niente da fare”. Falcone, Borsellino, Scopelliti, tutti quelli mai nominati perchè minori agli occhi dello Stato, muoiono nei più piccoli gesti quotidiani di collusione con la mafia (non è una parola grande, è il nostro atteggiamento di quando non diciamo NO)

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  2. Avatar di Claudio Claudio ha detto:

    Vedrai che domani ce ne saranno un bel pò a ricordarlo e a scordarselo dopodomani.
    Oltre a ricordarlo bisogna che la gente agisca per vincere le mafie ….. ma sinceramente quando mi guardo intorno o sento molti dei miei conterranei capisco che non c’è proprio speranza.

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  3. Avatar di Andrea Pagliantini Andrea Pagliantini ha detto:

    Ci sono modi per ricordare le persone che hanno dato la vita per la libertà e la pulizia di questo paese.
    Uno sono le celebrazioni ufficiali con autorità ingessate e impettite, un’altra è dire No e impuntarsi quando si hanno di fronte cose che non vanno nel nostro quotidiano e nel nostro spazio.
    Non vuole dire impicciarsi o mettersi in mezzo, vuol dire essere vivi e calpestare le ingiustizie.
    Da me il contesto è diverso, temo il partito trasversale del cemento e dei soldi che si producono semplicemente toccando mattoni e vedendo aziende passare di mano, ma ne parlerò, eccome se ne parlerò………
    E temo l’essere messo all’indice quando qualcuno perchè persona onesta, “non si presta, non è affidabile”

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  4. Avatar di roberta roberta ha detto:

    Non scendere a compromessi è già un gran passo. Bisogna rompere le scatole, in tutti i modi possibili, mai tacere anche quando sembra (e purtroppo quasi sempre è) inutile. La stanchezza che ci prende e la rassegnazione anche degli irriducibili, non deve essere una scusa per lasciarci andare. E’ duro questo navigare contro corrente, ma non possiamo esimerci dal farlo.

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  5. Avatar di freesud freesud ha detto:

    Il sangue di via D’Amelio reclama giustizia. L’incestuosa convergenza di interessi, tra mafiosi ed entità esterne, che portò alle decisioni stragiste, rappresenta il ventre oscuro sul quale è costruita la seconda repubblica.

    http://WWW.RIBERAONLINE.BLOGSPOT.COM

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  6. Avatar di Andrea Pagliantini Andrea Pagliantini ha detto:

    Non scendere a compromessi è fatica e sudore vero di non rassegnarsi e di camminare nel senso opposto alla corrente dei tempi e del momento.
    Bisogna rompere le palle, bisogna non rassegnarsi ed ululare lo scontento e le cose che non vanno, bisogna tenere la testa alta e ritta e strillare contro gli abusi e le prepotenze, siano contro persone, siano contro un territorio che diventa uno scheletro di cemento.
    Non è solo il sangue di via D’Amelio a reclamare giustizia, è la parte sana, purtroppo minoritaria che la reclama.
    I farabutti sono una minoranza, gli indifferenti la maggioranza e sono ancora più colpevoli.
    Poi c’è chi si mette in mezzo chi non ci sta al malaffare e alla vergogna di come vanno le cose, è mettersi in mezzo che produce rabbia e emarginazione.
    Ma niente rassegnazione, quella vuol dire morire.
    La parola d’ordine è rompere le palle, sempre, a quanti hanno preso a balia un territorio e lo violentano, a quanti sfruttano il lavoro nero, a quanti fanno soldi sulla pelle di altri, a quanti non hanno rispetto per il suolo che calpestano.

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  7. Avatar di Adduso Adduso ha detto:

    Ho voluto solo inviare un piccolo cenno di presenza anche in questo anno della commemorazione per la morte del Giudice Borsellino.

    Quest’anno poi mi pare più “cupo”, perché sono pure rimasto molto amareggiato dell’archiviazione del procedimento penale in ordine alla scomparsa della “agenda” del dott. Borsellino.

    Ciò anche perché ho dovuto purtroppo imparare nella mia vita, che non ci sono poi tanti “misteri” nella nostra società, quanto uomini, anche dello Stato, che impediscono anche ad altri uomini, pure dello Stato, di compiere il loro dovere e di “aprire” la verità.

    A volte mi chiedo se il dott. Borsellino non ha pagato perché aveva scoperto “l’anello mancante” tra mafia e stato.

    Ma, guarda caso, i suoi appunti sono scomparsi e coincidenza vuole, la questione è stata archiviata.

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  8. Avatar di Donato Donato ha detto:

    Mi associo, commosso, al ricordo.

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  9. Avatar di Andrea Pagliantini Andrea Pagliantini ha detto:

    Un grazie a coloro che sono intervenuti e che hanno ricordato la figura del giudice.
    Adduso ho letto un pò la tua storia, c’è poco da aggiungere.
    Donato, mi piace il tuo modo di fare e intendere vino.

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  10. Avatar di liloni adriano liloni adriano ha detto:

    scrivo dopo qualche giorno per riportare in alto su questo piccolo gioiello vivo di blog i miei pensieri………..
    Borsellino Falcone Scopelliti Livatino dovrebbero essere messi come santini al posto dei santi veri…alzarsi al mattino e ringraziarli per la loro opera..verra’ il tempo della pulizia e del sorriso. verra’ il momento della verita’. Certe merde di ominicchi pensano di cancellare con un botto la passione e l’etica di certi uomini eroi.
    Errore di valutazione, ci sono migliaia di persone che non dimenticano che credono in un umanita’ scevra dalla bestialita’ di certi ominicchi.
    Io a settembre saro’ per la prima volta in Sicilia….incontrero’ amici e persone vicine agli eventi….e sentiro’ la poesia della speranza di questa bellissima terra raccontatami a versi ma che bisognerebbe con onore vero vivere…senza nascondersi. Picciotti risvegliatevi!…io sono un polentone del nord ma certe volte quando m’incazzo sugli eventi successi mi sento nel sangue, siculo. Andro’ a trovare in primis Loris Bergamo imprenditore di sicilia che rientra nei sovversivi del gusto, poi andro’ a trovare il signor Galante della cantina Centopassi…tanto per iniziare.Poi passero’ per Capaci ….lo so sono un sognatore, toglietemi tutto ma non i sogni. Non mi sentirei piu’ uomo.

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  11. Avatar di andrea Andrea Pagliantini ha detto:

    Detto questo, meriti solo un forte abbraccio, Adriano

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  12. Avatar di liloni adriano liloni adriano ha detto:

    scendi con me Andrea? gia’ qualche altro pazzo mi segue.

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  13. Avatar di Andrea Pagliantini Andrea Pagliantini ha detto:

    Sai che sono preso da una cosa che devo realizzare, ma che purtroppo cammina lenta.
    Mi tenti di brutto, anche perchè una capatina in zona pensavo di farcela, ne riparliamo

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  14. Avatar di liloni adriano liloni adriano ha detto:

    ti dico solo che in sicilia saremo un gruppeto tosto.
    michele marziani marco salzotto loris bergamo…e c.

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  15. Avatar di andrea Andrea Pagliantini ha detto:

    La compagnia è stellare, ma dammi tempo, Adriano devo mettere ordine in troppe cose…

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