
E’ molto istruttivo ascoltare le parole ed i discorsi di chi ha i capelli bianchi e riporta gli insegnamenti e le astuzie di chi aveva i capelli bianchi ancora più indietro nel tempo ed aveva imparato sulla propria pelle le molestie delle stagioni che condizionavano la presenza di grano e farina da infornare, uva e vino da bere, olive ed olio per condire.
Le astuzie e i rimedi per ovviare a parassiti, non prevedevano l’uso di insetticidi chimici.
Era importante l’atuzia, l’occhio, la cura massima per poter riempire botti, madie, orci:
Parlando con un lontano parente su olivi ed olio, rievocava i discorsi del padre contadino e dei suoi modi per combattere la presenza della mosca olearia.
In quel tempo, aveva preso le cose come una barzelletta, poi tre anni fa, decise di metterle in pratica ed il risultato fu che le sue olive erano sanissime mentre quelle dei vicini erano completamente piene di mosche.
Basta fare una soluzione di aceto (quello forte, di vino vero) e miele, versarlo in bottiglie di plastica e praticarvi un foro ad una certa altezza e appenderle quà e là fra gli olivi.
Le mosche sono attirate dall’odore del miele, entrano e vengano fulminate dall’aceto.
Ho visto con i miei occhi bottiglie con uno strato di mosche morte alto due dita.
A breve metterò in pratica questa astuzia del vecchio zio contadino, c’è il beneficio di non dover ricorrere a trattamenti, alla sanità delle olive e di chi poi condiscie.
I capelli bianchi difficilmente sbagliavano, ne andava della lora tavola, della loro vita.
Il sito wikipedia.org non riesco a consultarlo, a te è mai capitato un problema come il mio?Se si,quale cura o stratagemma hai messo in atto per prevenirlo? Grazie e saluti.
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Dopo una attenta ricerca ho scoperto che il verticillium è un fungo come le crittogame, ma a differenza di queste, che attaccano le piante dalle foglie e quindi si possono combattere con l’irrorazione di rame, il verticillium si inserisce nelle parti vitali del legno e quindi è di difficile estirparlo.
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Esatto Francesco, scusa se solo ora ti rispondo ma sono state giornate piuttosto pesanti.
Un trattamento di rame dopo la raccolta è sempre consigliabile, così come è consigliabile un intervento con la motosega sul tronco per levare il legno secco e arieggiare.
La pianta a quel punto si riprende e inizia a rivivere una nuova giovinezza.
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Dimenticavo, l’ovodeposizione è già iniziata, qui nel Chianti l’infestazione della Moscaccia Olearia è intorno al 4%, non preoccupante, ma con l’inverno caldo che non è riuscito a disinfettare l’ambiente, conviene tenere gli occhi aperti.
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Ciao Andrea io provo x la prima volta il tuo metodo x la mosca olearia ho una cinquantina di piante in liguria(La Spezia) vicino al mare ho preparato oggi il miscuglio e spero di metterlo in opera in giornata se smette di piovere cosa dici sono in ritardo? Grazie x la risposta
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Ciao
HO UNA DECINA DI CILIEGI FERROVIA INNESTATI DA ME CIRCA 5 ANNI FA’
QUASI TUTTI ALLA PRIMA STAGIONE HANNO DATO FRUTTO IN MEDIA 5 CILIEGE PER PIANTA.
POI GLI ANNI SUCCESSIVI A PIANTE CONSOLIDATE E CRESCIUTE HO UNA FORTE FIORITURA E NIENTE FRUTTO.
LA PIANTA PERDE IL PICCIUOLO PRIMA E SUBITO DOPO CHE IL FRUTTO INIZIA A FORMARSI.
COSA POSSO FARE?
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@ Gianni
le moscacce sicuramente hanno già iniziato la deposizione delle uova, ma non dovrebbero esserci infestazioni gravi pur essendo sul mare… diciamo nell’ordine del 5%, quindi non mette timore.
@ Maurizio
una bella disinfettata con la poltiglia bordolese… anche ora e poi, a gennaio, per la gommosi si da a pennello sul tronco e sui rami più grossi.
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In data 20 luglio ho applicato le trappole con aceto e miele in quantità 10/1 per la mosca delle olive,rifiutando quindi ogni altro trattamento chimico,a tutt’oggi nelle trappole sono presenti in scarsissima quantità solo qualche mosca comune e moscerini.
Questa mattina,31 luglio,per caso ho visto posarsi su un olivo una mosca delle olive mentre effettuava la sua ovodeposizione.Che fare? Inoltre ho notato che sotto la pianta sono presenti parecchie olive cadute. Volevo specificare che il mio oliveto e’ composto da circa 300piante ed io ho applicato 40 bottiglie esposte verso sud e la zona dell’oliveto e’ nell’orvietano. Ringrazio in attesa di risposta. Mauro Caiello
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Non sarà che le olive sono in terra per colpa della tignola?
E poi Mauro le trappole le hai messe sparse in tutto l’oliveto o solo in una parte verso sud?
C’è anche da dire che non ci sono infestazioni di mosca in percentuale tale da preoccuparsi.
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A Maurizio. Tra Gennaio e Febbraio , prima del risveglio vegetativo e dopo la potatura, effettuare tre o quattro trattamenti a distanza di quattro o cinque giorni l’uno dall’altro, consistenti nel passare la bottiglia bordolese o il solfato di rame sul tronco degli alberi, fino ad un’altezza di due metri, con un pennello.
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Ho dei dubbi sul miele, dato che ho delle arnie la trappola potrebbe attrarre anche le api?
Sapete sono ottime lavoratrici e non vogliono i contribbuti vorrei mantenerle!
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@ Francesco
se si ha poche piante va bene, il sistema è perfetto, altrimenti pompa del ramato a spalla facendo una soluzione soda di poltiglia bordolese oppure con la botte trainata da trattore e lancia con tubo lungo…. già con cento ulivi c’è il rischio di diventare Giotto a farli a pennello 🙂
Ammetto però che fa bene alle piante e a chi le cura questa delicata, intima opera di pittura.
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@ Domenico
le api devono essere assolutamente preservate, tanto è vero, se scorri i commenti che mi raccomando sempre di praticare dei fori nelle bottiglie di una misura tale che le api non ci possano entrare.
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Saluti, seguendo il tuo consiglio, ho fin da giugno disposto le trappole, parte sud, su ogni pianta, ho anche rabboccato sia con aceto che con miele. Devo dire che le bottiglie son piene di insetti mosche ecc..Da controllo eseguito ieri, mi son accorto che quasi tutte le olive son state punte, esternamente hanno puntini neri. Ho eseguito il taglio di alcune di loro ma all’interno non trovo niente o per meglio dire non so se devo trovarci qualcosa, almeno per ora. Cosa vuol dire? Non ha funzionato? Oppure sono solo punte esterne che non influiscono?.Dimenticavo che ho trenta piante in sardegna centro orientale.
Grazie ……
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La larva della mosca olearia si nutre della polpa dell’oliva.
Quindi se apri un’oliva punta dalla medesima, trovi la larva e la grotta che si scava mangiando… non credo che hai subito danni al raccolto, in ogni caso tienimi informato.
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ciao Andrea , quanta soluzione in una bottiglia ? e poi l aceto di vino è ugualmente efficace sia di vino rosso che bianco ? grazie per la risposta
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Che sia aceto, il colore è indifferente, un litro, una bottiglia, un cucchiaio da minestra di miele.
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Buongiorno Andrea, ti ho gia’ inviato questo scritto due giorni fa’, ma non vedendolo pubblicato, te lo rimando. Ti dicevo che sono molto avvilito perche’ misi le bottiglie di aceto e miele (circa 30), sin dai primi di luglio; al controllo del 10 agosto le olive erano quasi tutte sane; invece, al controllo odierno, circa il 60/100 delle drupe ha il buco con il verme della bestiaccia; poiche’ dal 1985 ho questi olivi a Narni, e ho sempre avuto poca Mosca, mi domando se la causa di questo disastro odierno si dovuto alle trappole ( che nessuno ha messo in zona) oppure all’ annata! Gli anni scorsi ho sempre pompato il rame sulle piante, ogni 20 giorni, da dopo la fioritura a fine agosto; che consiglio mi dai. Grazie e scusami la prolissita’.
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Dentro le trappole riescono a passare gli insetti?
Non è una questione di trappole o meno dato che la bestiaccia quando ne è attratta ci fa la fine che merita con l’afore dell’aceto.
Concorderai che l’inverno scorso è stato mite e che la disinfestazione ambientale naturale che il freddo realizza è venuta meno aumentando così la presenza e l’impatto di quelle maledette.
Con il rame per la mosca non ottieni niente….. fai un passaggio di piretro (estratto naturale del fiore di crisantemo)
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Ciao Andrea.
Grazie per il tuo sito. Sono di Malcesine dal lago di Garda, ho circa 600 Olivi e eust’anno aimè abbiamo a che fare con la mosca. Il consorzio degli olivocoltori consiglia il prodotto chimico ma io sono contrario e ho già provato il tuo metodo con aceto e miele. Nella preparazione mi è venuto un dubbio: meglio preparare una bottiglia alla volta e aggiungere il cucchiaio di miele oppure preparare una miscela di 10 lt. di aceto con un Kg. di miele, mescolare bene e riempire tutte le bottiglie ?
Grazie per la tua risposta
Marco
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Scrivo a distanza di una quarantina di giorni (ultima decade di luglio) dall’applicazione delle trappole secondo le modalità più volte da lei spiegate. Con l’attuale controllo sono giunto alle conclusioni : il 50% dell’abbondante raccolta che ci sarebbe stata questo anno si trova ormai secca in terra. L’altro 40-50% presenta sulle drupe quel foro dove è stata deposta la larva della mosca. Avrò per tanto sicura ramante la perdita totale o quasi del raccolto dato che ci saranno altre generazioni della mosca. Concludo dicendo: che fare alla luce di questi risultati? E’ opportuno per i prossimi anni ripetere questa esperienza? E’ consigliabile ad altri? Note: le bottiglie contengono ancora il litro di sostanza trappola (10/1) . Nelle bottiglie,appese sul lato sud della chioma delle piante,ci sono mosconi e moscerini e in alcune non c’è addirittura nulla. Mauro
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Buongiorno Andrea, da due anni possiedo 117 olivi nella Val di Sieve e….orrore! mi sono accorta 2 giorni fa che le olive hanno le inconfondibili macchie marroni. Quello della maledetta mosca era un problema che non mi ero ancora posta perchè in questi due anni i miei olivi hanno dato un discreto raccolto senza avere nessun problema. Faccio ancora in tempo a mettere le trappolo di miele e aceto?
Mi sono letta tutti i commenti al blog, dal primo all’ultimo, e ho imparato tantissime cose.
Grazie,
Antonella
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@ Mauro
le olive in terra sono sicuramente colpite dalla tignola che fora all’altezza del picciolo e ne causa il disseccamento.
Provi ad aprire le olive con il foro e verifichi se dentro c’è o non c’è la larva della mosca, il fatto che dentro le trappole non ve ne siano per niente mi fa credere che forse la situazaione è meno allarmante di come si prospetta.
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@ Antonella
buongiorno a te Antonella.
Mi sa che si sta parlando di qualcosa di diverso dalla mosca olearia con i tuoi olivi.
Le macchie scure che si allargano e poi fanno seccare l’oliva sono un marciume causato da un fungo che si fa strada fra le ferite da mosca o accidentali che possono verificarsi.
La soluzione in questo caso è un passaggio sanificante a poltiglia bordolese, ma sia chiaro che il caldo umido (le condizioni climatiche di questa estate assurda) è la culla ideale per queste infezioni.
Per le olive già “trattate” dalla mosca con la soluzione di aceto/miele non si può niente.
La larva scava e mangia, a meno che non si faccia qualche trattamento a base di piretro o con il solito rogor…..
Le generazioni future di mosca che devono deporre le uova invece con la soluzione si possono fermare.
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Ciao Andrea
Le trappole miele e aceto funziona anche sugli ortaggi come la mosca bianca e altri
insetti il mio orto non e grande combatto la mosca bianca tutti i giorni guardando
sotto le foglie e schiacciale con le dita anche le uova
grazie per il consiglio
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Veramente interessante e preparato.Ho circa 350 piante di olivo e per la prima volta quest anno le mie olive sono piene di mosche .Dopo aver letto le tue risposte alle domande di altri (disperati) il prossimo anno nei primi di luglio ettero le bottiglie come tu hasi ben descritto e spero di risolvere questa battagia.Non sono favorevole a pesticidi o sostanze chimiche quindi seguiro il tuo consiglio anticipatamente grazie.PS io abito a Cortona (arezzo)
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Ciao , solo ora ho visto questo utile blog , ho 70 olivi di circa 15 anni messi a dimora 7 anni fa , hanno patito il trapianto , il freddo e solo quest ^anno hanno iniziato a produrre una buona quantità di olive ma , aimè sono quasi tutte infestate dalle larve delle mosche . posso ancora fare qualcosa ? o il raccolto è ormai perso ? quest anno non le ho trattate con nessun prodotto ma dal prossimo anno mi riprometto di seguire il tuo metodo .
Ti chiedo per eliminare le larve a terra , come faccio ?
Mi trovo sui colli euganei in provincia di padova .
grazie .
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@ Andrea
se le olive giudichi che sono già infestate puoi trattarle con un prodotto a base di piretro (ammesso in agricoltura biologica essendo estratto dai garofani)
Qualche bottiglia puoi metterla per preservare da altre deposizioni e nuove ondate.
Considera anche che quest’anno dato il clima estremamante umido c’è un’alta percentuale di lebbra…. olive che ferite iniziato ad aprirsi perchè infestate da un fungo e producono fori marroni che si allargano fino a far seccare e cascare l’oliva.
Qui serve poltiglia bordolese.
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La stagione è stata veramente disastrosa e, malgrado le bottiglie messe ai primi di luglio, mi ritrovo col 90% dele drupe rovinate sia dalla mosca che dal marciume ed altri accidenti vari!!! Considerando ormai il raccolto perso, mi domando se possa fare effetto prima dell’inverno una lavorazione del terreno, da diversi anni inerbito, e sperare poi in una invernata rigida. In effetti una presenza così massiccia di questo insetto dalle mie parti si è verificata solo da un paio di anni e quindi per il futuro mi dovrò organizzare meglio!!
Saluti
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Quest’anno c’è stata una coalizione di fattori che neanche il più pessimista dei pessimisti poteva prevedere.
Se non bastasse la mosca, ci si mettono le malattie funginee a fare il resto.
Lavorare o meno il terreno non cambia molto le carte in tavole se non arriva il freddo dell’inverno che disinfetta.
Dalle mie parti è tutto uno spargere di rogor….. le mie poche olive di quest’anno credo siano fra le poche che non l’abbiano preso, ma per ora reggono anche se siamo nel pieno della terza ondata della moscaccia olearia.
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gentile sig. andrea, mi scusi se le formulo questa domanda capisco che sarra’ inutile, se la mosca olearia ha gia attaccato l’ulivo vi e’ qualche rimedio per arginare il danno?
naturalmente non si puo’ fare resuscitare un morto.
vi e’ anche un rimedio per le foglie di fico d’india per renderle secche?
la ringrazio e le porgo i sensi della mia stima – antonio –
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Il rimedio è sempre quello di limitare la deposizione delle uova… poi sul fico d’India non saprei proprio come poterla aiutare.
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Salve sig. Pagliatini è la prima volta che visito il suo blog, devo confessarle che è molto interessante. Abito nel comune di San Miniato ( Pisa) e da due anni mi occupo di circa 60 piante di olivi lasciatemi mio malgrado da il mio povero babbo.
Premetto che con tutta la buna volontà che io possa metterci e la mancanza d’esperienza
l’anno scorso sono riuscito ad avere olio per il fabbisogno della mia famiglia.
Quest’anno i miei olivi sono stati colpiti dalla (come la chiama Lei) bestiaccia, ho fatto un trattamento a fine agosto con rame e rogo, so di aver ucciso le larve ma ho timore di un altro attacco e quindi le chiedo:
sono ancora in tempo per il rimedio dei nostri avi oppure devo ricorrere al rogo?
La ringrazio per la sua gentilezza e sicuramente a inizio prossima estate mi armerò di aceto e miele.
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Ciao Andrea io mi trovo disperato avevo usato il tuo metodo gli anni scorsi e era andata bene aveva funsionato egregiamente ma questanno ho iniziato con le solite trappole aceto e miele ma la bestiaccia ha colpito visto che lattaco era consistente ho messo altre trappole con ammoniaca e pesce poi addirittura ho messo delle trappole che appiccicano di mosche ne ho chiappate tante pero ha questo giorno mi trovo col 90 % delle olive rovinate dalla bestiaccia.
ora ti vorrei chiedere varra la pena coglierle o meno che tipo di olio verra fuori?
e per favore dimmi se il mio comportamento per come ho messo le trappole è giusto.
ringraziandoti anticipatamente ti saluto Mario
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@ Rocco
terza ondata di Mosca Olearia e secondo passaggio di rogor da fare dato che ne ha già fatto uno
@ Mario
moscaccia, ma non solo, c’è anche la lebbra ad allietare le olive………
Cogliere, si coglie sempre… le olive più infette finiscono in terra, le altre daranno un olio diverso dal solito e meno piacevole…. dalle mie parte c’è persino qualcuno che lo preferisce, definendolo più dolcino e meno pizzicante…
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Grazie Andrea ma dopo quanto tempo posso cogliere?
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Dopo tanta fatica e tante spese, potatura concimatura, 3 tagli d’erba, tutto da buttare. Peccato perchè gli alberi a luglio erano veramente pieni.
Sarà un anno particolarmente sfortunato ma… non vorrei che questo sistema funzionasse solo dove e quando la presenza della bestiaccia è molto bassa.
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Buonasera Sig.Pagliantini,
Ho circa 150 piante di olivo nel Comune di Roma, quest’anno la mosca ha colpito duro. Non ho fatto alcun trattamento, purtroppo! Un mio amico umbro mi ha consigliato per l’avvenire il rimedio aceto/miele ma mi ha parlato di mettere una bottiglia per ogni pianta con uno strato della mistura di circa 5 cm. Lei parla invece di mettere meno bottiglie ma di riempirle di aceto e miele. E’ la stessa cosa? Per quest’anno ho notato che nel giro di una decina di giorni le olive sono diventate per lo più’ nere. Mi consiglia di coglierle subito (il frantoio apre l”11 ottobre)? O aspettare a fine mese? La ringrazio e Le invio cordiali saluti.
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@ Rocco
almeno dopo un mese
@ Giuseppina
questo rimedio proviene direttamente dall’esperienza di persone che dovevano combattere lo stesso nemico di ora senza avere altre risorse che l’ingegno, l’osservazione e la furbizia per fare in modo che il proprio lavoro non fosse vano e contribuisse al sostentamento della propria famiglia.
Ciò che facevano era ciò che mangivano per cui l’utilizzo di questo rimedio comportava l’utilizzo di materia prima semplice ed efficace per poter vivere….non avendo l’industria chimica alle spalle.
Questo rimedio ha funzionato egregiamente in zone in cui la mosca è endemica come la Calabria, la Puglia, certe zone della Toscana, sul mare in genere.
Certo non è infallibile ma è quanto di più sostenibile e pulito che si possa offrire come cura.
@ Enzo
è la stessa cosa che le ha consigliato il suo amico con la semplice differenza che metto sicuramente meno bottiglie in giro…. che tanto il miele è da solo un grande richiamo.
Se le olive sono mature e ha un frantoio già aperto la prossima settimana, io non aspetterei a raccogliere.
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Buonasera, interessantissimo il discorso della trappola ecologica ( con miele e aceto ) per la mosca olearia. ora le chiedo avendo circa 200 ulivi da trattare ? ma avendo anche li vicino arnie con api , nella bottiglia c’e’ il rischio che vadano a finire anche le api, che ora stanno bottinando per affrontare l’inverno? Oppure essendo molto piu’ piccola la mosca e facendo un foro nella bottiglia come ho letto di appena 4mm ,le api non entrano? Ringrazio anticipatamente e saluto Stefano
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Stefano, è semplice,
La dimensione dell’insetto è diversa, l’ape è più grossa e la mosca più piccina, quindi praticando un foro della dimensione della punta di una penna bic fino alla plastica dell’impugnatura o poco più oltre, passa chi dive passare e passa solo chi deve farsi male.
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Ringrazio per la sollecitudine nel rispondermi. e chiedo ancora, e’ il caso di fare un solo foro nella bottiglia? Saluti Stefano
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Interessantissima questa discussione
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@ stefano
non mi sono mai posto il problema… di fori ne ho sempre fatto uno solo.
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Andrea buongiorno,
ho seguito il tuo consiglio sulle bottiglie: 50 piante, 10 bottiglie (aceto e miele al 50%), foro da 4 mm, appese a fine giugno.
Probabilmente quest’anno è una situazione d’eccezione ma, poche mosche nelle bottiglie (8/10 a bottiglia), contro le molte olive bucate.
Io non tratto con nient’altro e quest’anno le olive cadono increspate e bucate.
Ho raccolto questo week, 15 piante sulle 50 dell’uliveto (le restanti vuote), circa 5 q.li di oliva.
Vediamo ora la resa.
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Ciao Sergio,
è vero che quest’anno è un’annata del tutto particolare, ma è anche vero che non solo la mosca, ma anche la lebbra ha portato seri danni alle ulive.
C’è bisogno più di ogni altra cosa di un inverno freddo che disinfetti…..
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Pingback: Larva di Mosca Olearia | Andrea Pagliantini
Andrea, a seguito della mia del 13 c.m. ecco i dati:
Faleria (VT) – raccolte 15 piante – q.li. 3,56 – resa 9 – Olio pessimo (penso di usarlo nelle lampade ad olio), varrà come esperienza…
Ora, come tu dici, se quest’inverno non farà inverno saranno guai seri per il prossimo anno…
Ciao e grazie per la disponibilità.
S
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ciao Andrea quest’anno abbiamo messo le bottiglie,ma come risultato è pessimo,le olive sono tutte macchiate e quelle buone dentro sono marce e con verme,ma il brutto che le altre si sono seccate e cadute tutte e se vedi le cime le foglie sembrano rosicchiate tutt’intorno….da lunedì facciamo il raccolto,quel poco che ne è rimasto di cento piante,poi ti faremo sapere la resa e quanto olio siamo riusciti a farne e pensa l’assurdità addirittura i frantoi se sono macchiate non le prendono e poi il colmo raccogliere in ottobre quando la raccolta è sempre dicembre /gennaio ma!!!!!!!! spero che tu possa darci un consiglio ciao a presto
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@ Sergio e Alessandro e Tiziana
consiglio di raccogliere prima possibile come ha fatto Sergio perchè è troppo caldo e i danni possono aumentare.
Consiglio di filtrare immediatamente l’olio o al frantoio o a casa se si ha pazienza di passarlo in un imbutone o in un imbuto di acciaio che contiene sui 50 litri per volta e passa nel cotone depurandolo di tante sconcezze.
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