Colline ventose di querce,
che arrivano ammare.
Rette parallele che si incrociano e vibrano
negli alti e bassi umorali dei giorni che passano.
Terremoti del cuore e dell’esistenza,
frane e slavine di pietre morte passate.
Serve l’adesso, la pagina di ora,
le pagine avanti,
non ricordo se ti avevo mai detto
di aver voglia di amarti.
