E’ la storia di due persone normali, Mara e Vitangelo, 82 anni lei, 77 lui non vi è necessità e bisogno di aggiungere anche i cognomi, lo hanno già fatto giornali e televisioni, mai compassionevoli e discreti quando la cronaca e il sangue fanno da scenario ad una notizia o un fatto, benevoli con chi invece truffa e inganna.
La scena si svolge nell’ospedale di Prato l’altroieri, la donna soffre da anni di una malattia terribile e incurabile, il marito, Vitangelo la cura e l’assiste con amore e con affetto, ma intimamente soffre nel vederla e nel sentirla urlare presa dai dolori crudeli che la stanno lentamente spegnendo.
Decide di porre fine a questo martirio, a questa sofferenza, lucidamente, va a trovarla all’ospedale come ogni giorno, la copre con un lenzuolo, le mormora alcune cose, e le spara.
Ha un senso di liberazione, poi di pena e sconforto, crolla, moralmente e fisicamente, caos nell’ospedale, polizia, l’arresto.
Si tratta di omicidio, la legge per una volta non dovrà faticare per giudicare e condannare quest’uomo, ma alla luce dei fatti, della sofferenza della donna che ha avuto vicino, del dolore e delle urla, questo gesto insensato è un gesto di amore, un gesto sbagliato ma intimo, sofferto quanto si vuole, ma intimo.
Spegnete le telecamere, i microfoni,chiudete i taccuini per una volta, la notizia è stata data, lasciate quest’uomo al suo doppio dolore e al pagamento delle sue colpe davanti alla giustizia degli uomini.

quante scelte si fanno per voler bene ad una persona, per volerle bene oltre ogni confine! E’ facile dire dall’esterno, analizzare, giudicare. E’ facile per chi non si sente risucchiato dal baratro del dolore per la sofferenza di chi si ama.
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Parole d’oro, condivido in pieno
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E mentre vengono trattati come mostri quelli che hanno il coraggio di togliere la vita perchè non possono sopportare di veder soffrire la persona amata, i veri assassini diventano divi.
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I due pensionati di Prato, meritano solo di essere lasciati in pace, una nella morte, uno nella vita che si vede amputata.
Quelli che diventatano divi, possono sfilare in passarella, in televisione e inaugurare negozi e locali, ma sempre assassini sono.
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