9 Responses to Ondazzurra

1. piergiovanni ha detto:

   7 novembre 2007 alle 8:40

   Sei dell’Onda?

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2. andreapagliantini ha detto:

   7 novembre 2007 alle 18:47

   Essre di una contrada vuol dire viverla tutto l’anno, è cosa molto più complessa e ricca di sociale e non si limita ai soli tre giri di Piazza delCampo, due volte l’anno.
   Bisogna anche essere di Siena città per dirsi contradaioli, vivere già qualche chilometro fuori vuol dire essere ai margini di quel mondo affascinante ed incredibile.
   Diciamo che sono dell’Onda per i colori del mare, del cielo e perchè mi ricordano cose e luoghi.

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3. piergiovanni ha detto:

   8 novembre 2007 alle 17:47

   Lo so bene,ho vissuto per lunghi anni a Siena,e tuttora mi ci reco spesso avendo una fidanzata (paziente invero) senese “dalle lastre”.

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4. Filippo Cintolesi ha detto:

   8 novembre 2007 alle 18:38

   No, non e’ “dall'” Onda: e’ rivenduto.

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5. andreapagliantini ha detto:

   8 novembre 2007 alle 22:20

   Il contradaiolo qua sopra che mi da del rivenduto, mal digerisce entrare in casa mia passando sempre sotto la bandiera dell’Onda, che ha solo un valore simbolico, diciamo di mare e beneagurante.
   Quanto a Piergiovanni, vedo che hai molta padronanza dei luoghi e delle lastre della città vecchia e vera, e credo che per forza di cose un pò di contradaiolo alberga in te sicuramente

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6. piergiovanni ha detto:

   9 novembre 2007 alle 8:01

   Una volta ho letto che essere senesi è uno stato dell’anima e non una questione anagrafica,non sò quanto ci sia di vero in questa frase ma è di sicuro molto suggestiva.
   Diciamo che ho una forte simpatia proprio per la contrada capitana,sia perchè ha i colori della mia città e sia perchè il priore è un caro amico di famiglia.

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7. andreapagliantini ha detto:

   9 novembre 2007 alle 9:20

   La frase è davvero molto suggestiva, però essere senesi vuol dire di conseguenza essere dentro il meccanismo del Palio e delle Contrade, questo per conto mio si pùò fare solo vivendole e vivendoci.
   Il fatto di esserci nati, credo sia relativo, vivendoci, il rapimento dell’anima diventa una bella conseguenza

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8. Filippo Cintolesi ha detto:

   14 novembre 2007 alle 14:08

   Il fatto di esserci nati non e’ relativo. Per lo meno non lo era, quando le contrade erano appunto contrade, rioni, con la loro vita rionale. Ora che Siena e’ stata trasformata (da una buona ventina d’anni) in una vetrina e che i Senesi sono stati espulsi fuori Siena, effettivamente puo’ essere tutto molto piu’ relativo e la vita di contrada assomigliare sempre di piu’ alla vita di societa’, pur mantenendo le sue fortissime particolarita’. Siena, in quanto anomalia nel panorama delle citta’ di provincia anche toscane, non esiste piu’ da un pezzo. Appartiene alla memoria di chi l’ha conosciuta.

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9. alba ha detto:

   27 novembre 2007 alle 19:17

   Ha ragione Filippo. Il fatto di essere nati in un posto non è affatto relativo e te lo porti dietro sempre. Ne so qualcosa io che sto vivendo tra le nebbie del nord e mi porto sempre dentro i ricordi del sole e del mare del mio salento….. nostalgia.

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