






















Tanto è stato fatto per togliere dal degrado un’area del paese che con tempo era diventata un groviglio di arbusti, cattive abitudini e frequentazioni.
La piccola stazione brilla e profuma di vernice fresca, mentre il piazzale esterno è stato completamente pullito dalla vegetazione scomposta e dai rifiuti ingombranti che vi erano mimetizzati.
E’ sbocciato un piccolo campo da bocce (pallinaio) dei tavoli e sedie per la briscola sotto l’ombra dei pini, vasi pieni di fiori, volontari che con gli occhi luccicanti di piacere e commozione si prendono cura di tutta l’area della stazione.
E poi (tra la Pieve di San Vittore e la panoramica sul paese antico) sono arrivate ottanta tonnellate di ferro sotto forma di un treno del 1924 che dovrà essere curato e restuarato, ma già smuove la voglia di esserci di appassionati di ogni dove.
Sarà il “Totem” di un futuro Parco Ferroviario per la gioia di grandi e piccini e darà modo di narrare come il travertino dalle cave circostanti veniva caricato e trasportato in ogni angoo del mondo. Fonte: Il Cittadino.