
Su una terrazza costruita a mano e con tanta fatica – antecedente al Catasto Lorenese – spunta da sotto un ginepro verdissimo che nel fuoco poco dopo darà un sentore balsamico all’aria insieme allo scoppiettare di una ginestra mezza secca, una pala non d’altare di artista famoso, ma di daino maschio, cascata fra la fine di marzo e l’inizio di giugno (come ogni anno) dopo la stagione dei contrasti amorosi.