Stefano Mancuso, per un’etica pubblica condivisa

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Da un’idea di Gianni Resti in collaborazione con il Comune di Siena, una serie di incontri con grandi relatori per parlare di Etica Pubblica (teologia, politica, ambiente, socialità) applicate al presente e al futuro.
Il Comitato Scentifico è composta da: Achille Mirizio,Don Roberto Bianchini, Gianni Resti, Alessandro Linguiti e Carolina Scaglioso.
Per “Etica e ambiente”, nella Sala delle Lupe di Palazzo Pubblico è di scena Stefano Mancuso, professore di arboricoltura generale ed etologia vegetale all’Università di Firenze, noto botanico e saggista, autore di svariate pubblicazioni.

Senza tentennamenti il professor Mancuso come prima cosa smonta immediatamente quando a giornata si accatasta nei bar, nelle panchine, ai colonnini o ai ferri delle più rinomate chiese, separando nettamente quello che è opinionismo da quello che è il rigoroso metodo scentifico, ovvero se la cosa non è dimostrabile o non riproducibile, non esiste.
Riscaldamento globale causato da una grande produzione di anidride carbonica è quanto la scienza afferma essere causa sempre più frequente di eventi improvvisi e incontrollabili cui il bacino chiuso del Mediterraneo diventa sempre più protagonista.

I filtri più efficaci per assorbire l’anidride carbonica sono le piante e secondo il professor Mancuso niente è compromesso se viene ristabilito un equilibrio fra maggior consapevolezza produttiva e alberi che si prendono cura dell’aria e del clima.
Uno studio approfondito del tema è pubblicato sulla rivista “Dasgupta Review“, condotto dalla Università di Cambridge, mentre uno studio del Politecnico di Zurigo (Ethz) spiega le nostre città come saranno nel 2050 se non si corre ai ripari.

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