Cento anni oggi dalla nascita di Italo Calvino. Cento anni che si celebrano con una mostra nelle Scuderie del Quirinale, buona per un po’ di passarella di qualche ministro di fronte alle telecamere per snocciolare ovvietà di magro peso specifico.
Come se non fosse uno dei più grandi scrittori italiani tradotti in tutto il mondo, passa un po’ in sordina questo anniversario dell’immaginazione e della fantasia o il sottile ritratto della nostra ipocrisia.
Non si può avere l’indole libertaria del Barone rampante o il gusto del giusto in un luogo dove l’asticella che lo delimita si sposta sempre più in alto con giustificazioni meschine e disoneste.
Pare sia arrivato l’autunno e forse davanti alla stufa o al camino verrà voglia di abbattere l’umido e le tenebre da ora solare con qualche sana lettura.