L’ultimo dei Mohicani

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Di quella storia, non è rimasto che qualche brandello di muro (di Berlino) tante speranze disilluse, ma al contempo tanti luoghi culturali dove passare i fine settimana (gli Ipercoop) farsi costruire casa, fare il bollo e l’assicurazione alla macchina, asfaltare una strada, ancora qualche fidato sportello bancario.
Un esiguo numero di persone che a costo della vita e tanta galera (insieme ad altre formazioni minori) ha ridato speranza e dignità dopo anni bui costellati di ladri e di cialtroni.
Il compagno Folagra dietro la chiesa della Madonna delle Nevi, ancora ci crede, in infradito, calzoncino corto e sudarella a pochi metri dalla via del turismo, del meretricio gastronomico e degli affari.
La domanda delle domande potrebbe essere:” Ma quegli arnesi del lavoro ripudiati e sostituiti da vestiti firmati, cene, compagnucci della parrocchietta, seggiole di ogni tipo ed ente in cui appoggiare mele, banche, clientele ecc. sono le cose da combattere o è una pura nostalgia dei bei tempi nei quali la Dc prima e Silvio poi erano i fetenti da combattere ma cencio parlava male di straccio?”
Nostalgia di tanta ipocrisia? Poco distante un paio di ragazzi caricano cibo da consegnare in bicicletta a quasi 40 gradi centigradi nell’aria. Fonte: Il Cittadino.

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