
Pare che nel profondo del pozzo e dei suoi cunicoli della Piazza Dante Alighieri di Monteriggioni, si agiti il fantasma di un Capitano rinascimentale, reo di aver tradito la propria patria senese e aver fatto entrare i fiorentini entro il castello.
Questo rimorso perpetuo agitato è il minimo della pena per il Capitano Giovannino Zeti, confinato da allora nelle viscere della terra, ma confortato di sentire solo un eco distante del vacanziere massale.