Anche le tenebre sono calde e possenti come i vini che nascono sul suolo della Berardenga artigliato dal sole e dalle ampie vallate cardiologiche refrattarie alla monocultura.
L’incenso è il sentore di brace e di griglia che si mescola al suono delle granocchie dello stagno di Villa Chigi, preoccupate dalle onde rock dei Jamaica e dal rombo delle lambrette rosse di Maranello, per la tenuta dell’intera traballante struttura.
Calici spiegati non dalle scarpe a punta, ma da chi coltiva, affettamenti di insaccati, la gioia di un gelato al Pit Stop facendosi spazio fra mamme ancora più gioiose dei loro bambini.
Il travertino, le pietre, il legno, la terracotta, materiali per le eccellenti sculture di Pietro Cresti e il cucciolo di drago di Fabio Zacchei che, posto davanti alla chiesa, assicura un servizio d’ordine migliore di un plotone di vigili urbani tenuti a digiuno.








