Privilegio infinito di una sera non fredda d’inverno passeggiare per San Gimignano silente poco prima che le luminarie delle feste vengano riposte nelle scatole e nei magazzini per ridare il via alla vita normale.
Dentro la chiesa di Sant’Agostino vive una rondine che passa le giornate svolazzando sui fedeli o sugli amanti dell’arte e delle pitture, specchio volante di una gioiosa e limpida bellezza.
Sotto la loggia di fronte al duomo, le seggiole vuote degli opinionisti locali ospitano per infiniti attimi l’unica presenza viva della sera: una turista giapponese carnosa, abbagliata dal silenzio di queste splendide mura, consapevole del fatto che d’estate un turismo caciarone e bottegai degni di generi alimentari esposti al sole sulle strade o di magliette oscene offerte al pubblico come specchio del paese, trionfano immortali su questi colli.
Questo il momento più bello per visitare San Gimignano, riempito dallo stesso silenzio che si respira attorno ogni vigna della Vernaccia.















Bellissimo visto quando non c’è nessuno.
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