La pulizia delle viti

Non si fa con il sidol e lo straccio di lana per renderlo brillante e non si svolge neanche recitando poesie di Neruda al Sangiovese con la voce suadente di Nando Gazzolo, anche se le viti meriterebbero questo più di tante scarpe a punta.

L’operazione consiste nel rimuovere organi inutili e improduttivi che spuntano nel legno vecchio  (normalmente sono sterili) ma comportano un inutile consumo di sostanze nutritive, avendo cura ed occhio di conservare il succhione che potrebbe servire per rinnovare una branca l’anno successivo.

La pulizia delle viti è un’operazione che conviene fare presto, alle prime insorgenze, in modo che non siano necessari tagli, ma la semplice pressione delle dita per riportare la vite a pulito ed equilibrio.

Siccome le insorgenze sul legno vecchio non compaiono simultaneamente, la mondatura, potrebbe aver bisogno di essere fatta a più riprese.
Alla “cimatura della chioma”  tanto cara agli antanisti arriveremo più avanti.

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