Era il Palio che celebrava l’ottavo centenario della visita di Franceschino d’Assisi a Siena nel 1212, un Palio in tempi di crisi e città alle corde con un commissario prefettizio insediatosi da poco in comune per le dimissioni del sindaco dopo la frantumazione della sua maggioranza, una banca (MPS) in balia delle onde del mare, un’università fra la corrrente e gli spifferi influenzali dall’ospedale.
In piazza si sta larghi, non c’è il pienone delle grandi occasioni e lo dimostra la parte alta dove arriva la prima ombra e dove si concentra la gente, ottimi affari per i venditori di acqua e noccioline, scoppia il mortaretto, entra il corteo storico, le comparse, gli alfieri e i tamburini, il campanone metronomo, le chiarine, i fazzoletti colorati sventolati verso il carroccio che trasporta il Palio del pittore Claudio Carli, il mortaretto che annuncia l’uscita dei cavalli dall’entrone, il silenzio scende sulla piazza per l’ordine di entrata ai canapi, la sfortuna di Chiocciola e Tartuca che non prendono parte alla carriera, un mossiere che fa di tutto per farsi notare dal punto di vista stilistico scarpe a punta.
Poi vince l’Onda, la contrada del mare, ma questo sarà un altro discorso.
ma sai che non ci sono mai stata?
mi ci porti ?
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Non mi è chiaro chi ha vinto il Palio……
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Hai fatto una vivacissima lenzuolata di foto e dopo tanti anni si è sentita l’allegria dell’Onda!
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In piazza ci stavate larghi, ma c’era la Veronica nazional popolare..
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Si Francesca, è fattibile.
Scusa Silvana ma chi è questa Veronica?
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