Molte più signore polacche affolleranno i viali della fortezza la sera ascoltando radio Varsavia per sentirsi a casa, sedute sulle panchine dove arriva l’ultimo sole fra una struggente nostalgia di manti coperti di neve al posto di pannoloni di anziani non tanto giusti di testa, artefici un tempo della costruzione di questo paese, frutto di sacrifici, ma anche di una fraternità conviviabile dispersa adesso nei conti correnti e nei mille rivoli di sterile egoismo.
Le foto sono di Vita Di Benedetto.