Sotto le torri per la Vernaccia è un piacere rinnovato, essendo, a mio nullo parere l’anteprima più semplice e godibile di quante ne sono per la Toscana, con nessuna scarpa stretta in punta, dove si può assaggiare e fare due chiacchiere con produttori e conoscenti senza dover urlare per capirsi e senza venir defecati se non si hanno cravatta e vestito nivuro.
La Vernaccia tutta, sta tornando fuori benissimo, rivalutando il vitigno nella sua interezza tirando a fare vino che dura nel tempo e non lo spazio di un’estate.
Molte riserve hanno l’orgoglio di un rosso mascherato di bianco, certi spigoli di acidità prolungano la durata, certe carezze di legno non invasive caricano la piacevolezza del berla e riberla, anche se vi sono delle bottiglie arruffianate di sciardonè e altri aromatici ma che in fin dei conti sono piacevoli pur non essendo tipicissimi.
Un piccolo comune, un mono vitigno da coccolare, (la Vernaccia appunto) un numero di aziende senza sbracare come in altre situazioni, qualche grosso imbottigliatore le cui esigenze mal si conciliano con la passione e le dimensioni degli altri.
A ben guardare qui si avrebbero tutte le possibilità per spiccare il volo se piccoli egoismi venissero messi da parte ed il successo di uno divenisse il successo di tutti e la Vernaccia fosse vinificata in purezza come il resto del mondo fuori San Gimignano non potrebbe fare.
Forse non sono io la persona che dovrebbe confermare che l’anteprima della Vernaccia e’ nella sua semplicita’ molto godibile e fatta bene, visto che sono uno dei produttori di Vernaccia, che da dietro al tavolo ha fatto assaggiare le sue nuove vinificazioni, ma come sempre sei un descrittore perfetto delle cose, e non potevo fare a meno di convenire con te, che l’atmosfera e’ stata davvero molto, molto piacevole.
Quest’anno secondo me e’ stata davvero giusta, forse il mio parere non e’ proprio disinteressato, visto che ho avuto veramente tanta gente a assaggiare, ma ho visto che anche gli altri produttori erano parecchio impegnati, e spero che finalmente nel mondo del vino, si cominci a riamare la Vernaccia. Quest’anno abbiamo anche avuto il piacere di intravedere il Signor Castellani dell’AIS, che onore!!!
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In confronto allo scorso anno, sempre di lunedi e con un tempo di pioggia sciagurata, c’era un bel giro di gente.
Quando le cose sono fatte bene e godibili, è sempre bene dirlo come hai fatto te Simona, piccolo omaggio a chi organizza, mette insieme cose ed eventi, provvede tutto l’anno a mettere se stesso nel tentare di fare bel vino.
E dalle 15.30 porte aperte a chiunque abbia voglia di entrare nel mondo Vernaccia, bello anche questo.
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