Non basta il momento gramo in cui il vino non si vende e non ha valore: stanno arrivando dei filibustieri che fanno il giro di piccole aziende e coltivatori diretti rifilando una truffa semplice al momento circoscritta nel Valdarno aretino.
Arrivano in due, assaggiano il vino, prolificano elogi su elogi, ne prendono un poco, lo pagano immediatamente in contanti e ritornano a distanza di qualche tempo sempre incensando e lodandone le qualità, stavolta prendendone una quantità discreta considerando il prezzo, per una cifra che non oltrepassa mai i mille euro ma li rasenta.
Ovviamente la banca certifica che l’assegno è a vuoto e il coltivatore oltre alla rabbia per l’esiguità della cifra non sa neanche che pesci pigliare.
Questa gente merita la gogna nella pubblica piazza e qualche calcio in culo, ma con i pagamenti di assegno conviene sempre fotocopiare un documento di identità, se non è possibile segnare i numeri del documento e il numero di targa del veicolo sul quale viene caricato il vino.
Dove finirà e in che giro andranno queste quantità di vino è un mistero, di certo sarebbe molto interessante conoscere la mole del fenomeno e dove finisce il prodotto…..
belin! Che gentaglia….
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Ma come fai a sapere certe notizie neanche uscite nei giornali?
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Ho le mie fonti sicure anche senza far ricorso ai giornali…
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A me è capitato venti anni fa, anno più anno meno, stesso metodo: pagamento con assegno però a vuoto. Grandi elogi, 400 mila lire, tra vin santo e vino… ed ero pure contento da quanto sono stati bravi (erano in due, che sino gli stesi?). Siccome mi sono scottato non mi è più capitato. Accetto solo assegni da chi conosco e da chi non conosco solo carte di credito o roba del genere. All’epoca le carte non c’erano o quasi.
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io invece ho sperimentato l’assegno PREdatato.
un (quasi) noto giovane rampante agente-distributore, tra le altre patacche, mi ha inviato in pagamento di una fattura l’assegno di un suo cliente, datato un mese prima (“scusa sai ma i miei uomini a volte si tengono gli assegni in tasca…”); risultato: il conto era stato chiuso e il brillante rampante – alle mie rimostranze – mi dichiara: “ma io che c’entro, io vendo, non mi occupo degli incassi!”.
Comunque questa truffa che tu citi va messa a conoscenza di quanti più possibile.
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