Novecento ulive al tramonto nelle mani di gamba non gialla

Passano tempi ed istanti di speranza assuefatta dall’istinto famelico dell’avere, dell’invidia del non essere ma di voler apparire.

Passano i moti ondosi delle idee appoggiate alle seggiole passando dal noi generico all’ io totale.

Passa quella gente meravigliosamente vera e sobria col profumo di toscano acceso  li precede.

Passano gli istanti di certi tramonti infilati nelle gronde di ulive, ma si rinnovano ogni sera.

Passa lento Leo Dalcò, ci guarda e ci piscia in capo.

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0 Responses to Novecento ulive al tramonto nelle mani di gamba non gialla

  1. Avatar di an an ha detto:

    Le foto sono bellissime e tu sei immune dall’invidia dalle gambe gialle.

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  2. Avatar di Gielle Gielle ha detto:

    Le lunghe gambe gialle dell’invidia che non sa guardare nel proprio orto e preferisce guardare sempre in quello dell’altri perchè è più comodo e fa meno male.
    Campare rosi da quello fanno gli altri per dire di essere più bravi sempre, ha senso in modo da avere sempre le gambe più gialle?

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  3. Avatar di Ci Ci ha detto:

    Non so come mai, ma la gamba gialla mi fa venire in mente qualcosa di avido finto e egoista…….. però quelle foto del tramonto fra gli ulivi sono meravigliose.

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  4. Avatar di andrea Andrea Pagliantini ha detto:

    Mi rigenero alla luce di questi tramonti felice delle piccole cose.
    L’uva, le ulive non sono mai nè egoiste nè avide e le preferisco nella compagnia a tanti soggetti piernamarilla mai sazi e ingordi.
    Vorrei solo un pò più di salute, poi sarei la persona più ricca del mondo.

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  5. Avatar di angelica angelica ha detto:

    Di fronte al viso di un uomo che ha sul volto i segni della fatica bisogna fermarsi in segno di rispetto altre che di dolci ricordi del passato!Angelica

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  6. Avatar di Andrea Pagliantini Andrea Pagliantini ha detto:

    Per gente come Leo Dalcò il massimo rispetto in assoluto, per le tante gambe gialle infide egoiste e avide che popolano l’universo, non mi ci abbasso di certo al loro livello.

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