Poco distante dai 600 metri del Passo del Lume Spento ci sono le vigne delle Ragnaie, una delle vette del Brunello di Montalcino.
Viti ben tenute in luogo ventilato a cui viene fatto produrre il giusto in una zona nella quale per altezza i tempi di raccolta si allungano ma corrisponde in dono meno robustezza con una maggiore freschezza e florealità del vino.
Raccolta trasversale di ogni singolo vigneto separando il medio alto dal medio basso dove le viti sono molto più vigorose e con più terra trascinata dalle pioggie a cui viene posto un freno con l’inerbimento un filare si un no, con ben 26 varietà di erbe diverse che saranno successivamente non sovesciate ma macinate, mentre il filare no è passato con estirpatore e poi interceppo a dischi per le infestanti.
In cantina selezione prima delle ciocche, poi dei chicchi interi diraspati sempre su nastri ballanti, operazione pallosissima ma di grande importanza e responsabilità per il vino a venire.
Il vino, il Brunello 2005 molto floreale e frutti di bosco, acidità non invadente, scende come velluto.
Sangiovese da durare nel tempo.
PAGLIantini-PAGLIarese… 😉
Hai portato due gran belle bocce, la Riserva 81 è qualcosa di incredibile… grazie per averle volute condividere 🙂
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Il modo di narrare il vino che hai è coinvolgente ed unico, si sente non è finto, si percepisce hai pestato di persona terra e uva e la passione nonostante i troppi delinquenti hai incontrato per la strada è ancora tanta….. la stessa per la Calabbria.
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Io metterei le tue foto ed il tuo dire del vino negli ospedale come terapia di vita.Gli ammalati, in genere depressi,vedono quelle foto di uva nera con quegli acini che sono inno alla vita e poi le botti e poi tutto il resto e buttano sul letto la divisa da ammalato ed escono a comprare una buona bottiglia di vino, di quel vino buono che indichi tu.La voglia di vivere blocca ogni malattia.Angelica
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Donne, prima di farmi santo aspettate come vuole prassi ordinaria che io sia morto e dopo, se la maggioranza della gente è concorde nel fatto che io sia una testa di minchia vuol dire che ho ben operato nel non essere come la maggioranza del gregge.
Davide, quel vino ha senso se bevuto in occasioni del genere e mi riporta tanto indietro negli anni………. a quel gran posto che era Pagliarese, di cui, qualche bottiglia nonna conservo ancora…
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Pagliarese! l’inizio di tutto………in questo mondo divino……per me!Forse anche io conservo qualcosa.
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Vita, hai una bottiglia di Giaggioli e uno di Val d’Arbia di Pagliarese nello studio…. come s’era piccini allora 🙂
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