Una cappa di tristezza grigia avvolge la città specie nelle bigie menti dei quartieri alla moda che defluiscono nella ricerca della felicità nei negozi “che non te lo puoi permettere nèèè” e nella quantità di borse da portare a casa contenenti svariata assenza di calore umano.
Una bolla speculativa sulla pollina in grani il motivo della presenza longobarda: cercavano una consulenza priva di partita iva da chi con la pollina ha avuto molto da spartire e la conosce bene.
Tutto ridotto ad un prezzo, persino l’allegria, che qui non è di casa ma è depositata su un conto in piccoli libretti al portatore.
Ridateci solo il grande Beppe Viola.
Andrea Pagliantini 
piove, fa umido e quelle foto di gente mi mettono un gran magone di finzione e tristezza mescolate.
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Con le parole sei uno spadaccino che infilza codine di paglia, sei un fenomeno..
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E’un mercato che vive sulle debolezze umane.Apparire o Essere? E’ il dualismo che nasce con l’uomo! E’ il dualismo che vive sulla fragilità umana e.come sempre,ha del buono e del cattivo.Non dimentichiamo che dietro allo specchietto vive uno stuolo di gente che lavora e porta a casa la pagnotta, ma c’è anche dell’altro…..e quella è la parte negativa!Angelica
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Girellone! Che eri dai meneghini proprio in concomitanza con la settimana della moda? I due “cummenda” della prima foto, mi par di averli rivisti da qualche parte? Sbaglio?
“Pagliantini Vertine” collezione autunno inverno 2010-2011!!!
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Vite vere, compresa la sua: Beppe Viola è stato unico e si sente.
Noi apostoli suoi ci proviamo a diffondere verbo e abitudini, ma davvero nel nostro piccolo.
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che tristezza!!! pensa che una volta sono andata all’Aquila, in una piazza dove c’era mercato di verdure meravigliose, da perderci la testa. Altro che TIFFANY e VILLA ecc…
Feci anche un quadro bellissimo, che c’ho vinto un premio!
PS:come mai sembrano tutti finocchi e battone? o questo effetto lo fa a me??
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Andrea non fare di tutta l’erba un fascio, in quel mondo non sono tutti “Michel Rolland” ci sono anche tanti piccoli “vignerons” Non potevo esimermi da una difesa d’ufficio essendo io un bottegaio………..
Pensavo tra l’altro ad una boutique molto trendy proprio a Vertine…. avrei in mente per te già qualche completino.. qualcosa di easy, very soft, molto slim ma soprattutto motissimo vintage!
Ciao Marco
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@marco
La difesa d’ufficio ci sta: a Milano non siamo tutti così come ci dipingono. Ma la nostra massa critica, silenziosa, temo non esprima più la maggioranza.
@vita
il batton-look oramai ha dilagato e non solo a questa latitudine. Quanto alla parte “maschile”, t’è capitato di vedere l’ultima edizione dello spot del Cynar che fanno Elio e le Storie Tese? Raffigura, con la solita ironia, il clima che si respira nel “quadrilatero” e zone limitrofe.
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Perdonate l’amara riflessione: Non sarà che il batton-look spopola perche spolano le batton-girls a qualsiasi latitudine?
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@ Vita, credo che sia perchè lei li vede con occhio viziato….
ma non è tutto così……poche fotografie non fanno storia… ma la possono ricordare..
Se capita a Milano vada al mercato dei fiori, che è il più grande d’ Italia e visto la maestria delle sue mani, altri premi ne avrà con certezza. !
Ambra
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Ha ragione Gianni Mura, quando c’era Beppe Milano era viva, ora pare fatta di polistirolo e la gente sana che c’è ed è la maggioranza giace nel sonno o nei problemi veri di ogni giorno.
Non c’è l’ho con quel tipo di milanesi come si potrebbe supporre solleticando come fa qualcuno code di paglia che ce ne sono anche troppe.
Quei milanesi sono persone cordiali, solari, con un altissimo senso dell’amicizia, con la specialità sempre di voler spendere poco ma di fare bella figura con la plebe, che antepongono l’interesse alla sacralità dell’amicizia e rispettano le difficoltà fisiche e non giudicano nessuno per il conto in banca o quanto si è capaci di evadere al fisco.
A Vertine c’è già un buticche del genere Marco, ma non credere che io ne sia il Gaddo che la coccola, ci sono persino vigneti marginali a conduzione familiare con una persona a filare per sentire quando il mastiolo cresce..
Uno come Beppe Viola sarebbe salutare anche qui adesso, il milanesismo patinato invece dilaga e non ti dice nemmeno buongiorno se non ne trae profitto.
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Generalmente non ce l’avrei con i milanesi, ho alcuni amici che sono splendidi. Certo, la moda è un mondo che non ci appartiene molto, parlo per me. Non che la disprezzi come forma d’arte, forse la critica è più per un ceto vuoto pneumatico che si genera intorno. Su Piazza Affari ho poco da criticare, so bene come girano le cose lì… Finanza&Moda, il motore di Milano da molti decenni. Il fatto di essere diventata capitale degli ipocriti e poltronari leghisti, oltrechè città di fan di un riciclatore, poi a sua volta riciclatosi politico fino a diventare il reuccio d’Italia… beh, alla fine penso che tutta quella nebbia fuligginosa (quando sul resto d’Italia c’è il sole) un po’ se la meritano… 😀
Grandissimo il ricordo di Beppe Viola, grazie 🙂
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Andrea scusa, mi sono “allargato” ma stamani avevo una vena scherzosa. Un saluto Marco
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@bonucci
non sarebbero bastati i voti dei milanesi a farne il reuccio d’ Italia…….
ci pensi sù….
Ambra
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Ma nemmeno io ce l’ho con i milanesi, ce l’ho solo con quelli hanno ridotto Milano in quel modo, ovvero i piersilvini, i fonzini, i bettinini, coloro che per rappresentare il popolo finiscono per rappresentere solo se stessi e la loro boria.
Bava Beccaris, i sansepolcristi, il primo Piazzale Loreto preludio al secondo Piazzale Loreto, Calvi-Sindona-Ambrosiano, il bettinismo da bere, poi il nanismo.. e la cialtroneria di certi soggetti che non nomino nemmeno ma su vanno alla grande.. insomma, un pò di pensieri vengono.
Solo soldi, freddi come ghiaccioli per solo soldi, non vedono altro chi gira con le borsine firmate dove pretende di trovare calore umano o fa la giratina serale prima dal parrucchiere e poi a vedere le novità delle vetrine…… e poi lo sentite o no come parlano diverso al Beppe adesso?
Parlano come la televisione…. siamo tutti figli del drive-in.
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« (…) Era nato per sentire gli angeli e invece doveva, oh porca vita, frequentare i bordelli. (…) Povero vecchio Pepinoeu! Batteva con impegno la carta in osteria e delirava per un cavallo modicamente impostato sulla corsa; tirava mezzo litro e improvvisava battute che sovente esprimevano il sale della vita. Aveva un humour naturale e beffardo: una innata onestà gli vietava smancerie in qualsiasi campo si trovasse a produrre parole e pensiero. Lavorò duro, forsennatamente, per aver chiesto alla vita quello che ad altri sarebbe bastato per venirne schiantato in poco tempo. Lui le ha rubato quanti giorni ha potuto senza mai cedere al presago timore di perderla troppo presto. La sua romantica incontinenza era di una patetica follia. Ed io, che soprattutto per questo lo amavo, ora ne provo un rimorso che rende persino goffo il mio dolore… »
(Gianni Brera, È morto Giuseppe “Pepinoeu” Viola, La Repubblica, 19 ottobre 1982)
http://www.youtube.com/watch?v=25NDYfsRd4s
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ma si può sapere perchè vieni qui di tanto in tanto?
se si può eh
ps: e non farti vivo eh
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Arrivo a Milano, sto poche ore e riparto di corsa Francesca……… parrà strano, ma cè ancora diversa gente che mi stima all’interno del mondo del vino e chiede il mio parere..
Ci vengo molto malvolentieri dalle tue parti e lo sai, ma te non sei autoctona e sei bella anche per questo………. la prossima volta capito per lassù, sarai la prima a saperlo.
Abbraccione.
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Secondo.
Giusto per aver il tempo di tirar fuori dalla cantina un buon nebbiolo per toglierti la sete.
ciao
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Passo anche da te Dario, promesso e mi porto dietro un pò di sapori che te ed Elena apprezzate senza dubbio.
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