SienaVino si può fare?

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Un territorio che vanta 5 importanti DOCG (Chianti Classico, Brunello di Montalcino, Vernaccia di San Gimignano, Chianti Colli Senesi e Nobile di Montepulciano).

Un’Ente Vini chiamato Enoteca Italiana, gli spazi sempre vuoti e inutilizzati della Fortezza Medicea, una banca del territorio ma di livello mondiale come il MPS che collabora un pò con tutte le aziende,studi di artisti che curano le vesti del vino, la locale sezione dell’AIS, ecc.

Una possibilità per le aziende di far conoscere i loro prodotti sul territorio, una rassegna di vini lontana dalle vigne e dalle cantine massimo un’ora di macchina.

Una cosa sobria, un tavolino, un paio di sedie, bicchieri, magari qualche box in cui mettersi a sedere con un operatore e nessuna pretesa di creare un poltronificio di cui non se ne sente il bisogno.

Un fine settimana, magari includendo il venerdi in uno spazio ampio all’interno di una città bellissima e ricca di cose da vedere.

SienaVino, si può fare?

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0 Responses to SienaVino si può fare?

  1. Avatar di ag ag ha detto:

    Buongiorno.
    Ci sono spazi anche più “nobili” di quelli della Fortezza completamente inutilizzati….. almeno le Anteprime delle 4 DOCG ci devono essere fatte
    Buona giornata.

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  2. Avatar di Simona Simona ha detto:

    caro Andrea, hai colpito nel segno, secondo me la si dovrebbe fare. Come tu ben sai abbiamo fatto Arezzo Wine Festival in un ambiente piuttosto anonimo, e non di regalo, e risultati……
    Ma non conosco proprio la realta’ dell’enoteca Italiana, e non so come si potrebbe fare.
    grazie per la splendida idea
    Simo

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  3. Avatar di Roberto Giuliani Roberto Giuliani ha detto:

    Ciao Andrea,
    non ho ben chiaro a chi sarebbe rivolto questo spazio, a stampa e operatori o al pubblico? E poi come fai a presentare così tante denominazioni in pochi giorni? Questo significherebbe dover priviliegiare certe aziende rispetto ad altre.
    Condivido l’intento, che fra l’altro ho sempre auspicato. Come sai esiste già una manifestazione a febbraio di ogni anno, che coinvolge proprio Vernaccia, Chianti Classico, Nobile e Brunello, ma viene fatta in 5 giorni e in sedi diverse. Questo, secondo me, è sempre stato un errore, sarebbe più sensato convogliare tutto in un’unica sede, anche se sono certo che non lo faranno mai, poiché a Montalcino, tolto il vino, non hanno altri motivi di richiamo, mantre il Chianti Classico vede come sede più logica Firenze rispetto a Siena.
    Quindi, l’idea di questa rassegna potrebbe essere buona ma bisognerebbe capire come svilupparla e approfondirla.

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  4. Avatar di andrea Andrea Pagliantini ha detto:

    Innanzi tutto è solo un’idea e come tale discutibile e perfettibile in tutto.
    Luogo, momento in cui farla, intenti sono tutti aperti al dialogo e allo sviluppo delle idee.
    Senza sminuire il ruolo delle anteprime, questo potrebbe essere altra cosa, in un periodo diverso dell’anno, aperta a chi produce in provincia di Siena come unica regola e a parità di condizioni per chi partecipa, sia azienda grande, sia un piccolo coltivatore.
    Lo stesso banchino con gli stessi spazi uguali per tutti per chi ci sta.
    Magari se in due giorni, uno aperto solo agli operatori e alla stampa, l’altro aperto ad appassionati o chiunque voglia senirsi raccontare di vino da chi lo fa.
    Una cosa sobria che non diventi di peso e di costi eccessivi per chiunque.
    Credo che l’idea sia buona e valga la pena approfondirla e discuterla

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  5. Avatar di vita vita ha detto:

    Andrea, ti ho già risposto in privato e sai come la penso!
    Certo che sarebbe una manifestazione da fare a Siena!ma non c’è la volontà di fare promozione e trovare idee nuove all’Enoteca!
    Manca la motrice e la capacità.Pensa che un tempo, quando c’era Somma direttore, fecero sparire la parola Siena dal logo e cercavano a tutti i costi di spostare l’enoteca a Roma!

    Se comunque la cosa dovesse andare avanti….un si sà mai, io ti farò il logo, ce l’ho già in mente

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  6. Avatar di Capric Capric ha detto:

    I vini ci sono, la storia c’è, gli spazi in cui farla non mancano.
    Sono d’accordo con Vita: l’unica cosa che manca è la volontà (ma, ingenuamente, me ne sfugge il motivo).

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  7. Avatar di andrea Andrea Pagliantini ha detto:

    Campanilismo, piccoli egoismi, non comprensione del fatto che ognuno da solo non vale niente, beghe di potere che Vita in qualche modo ha esposto ecc.
    Ma guardiamo cosa c’è, hai detto bene, vino, storia, ambiente e una città bellissima con degli enti ed istituzioni che dovrebbero avere un pò più fantasia e meno pastoie “burocratiche”.
    Intanto sarebbe importante cercare di capire il periodo giusto per farlo e far capire che l’unica regola di partecipazione è il fare vino in provincia di Siena.

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  8. Avatar di filippo cintolesi filippo cintolesi ha detto:

    Perche’ “il Chianti Classico vede come sede piu’ logica Firenze rispetto a Siena”? Non capisco… Forse perche’ il quartier generale ha sede a due passi da Firenze (pur avendo sede legale a Radda, guarda un po’…)? E’ proprio questa la cosa che si potrebbe smuovere, che sarebbe desiderabile smuovere. Portare l’attenzione sul fatto che del cosiddetto Chianti Classico (zona vinicola), il nucleo corrispondente al territorio del Chianti e’ oggigiorno interamente in provincia di Siena. E’ pur vero che dal punto di vista della storia politica le leghe furono effettivamente organizzazione del contado fiorentino, cosi’come e’ vero che tradizionalmente per i senesi oltre Pianella sunt leones e appena al ponte sull’Arbia girano a destra per i piu’ rassicuranti lidi della Berardenga. Ma da un punto di vista puramente vinicolo, che e’ quanto dovrebbe essere rilevante in sede di una simile manifestazione, direi che come terroirs e aziende le alte valli della Pesa e dell’Arbia (ossia la parte chiantigiana del comprensorio del Classico, che da due secoli e’ sotto l’amministrazione provinciale senese) non si muovono poi cosi’ male.

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  9. Avatar di filippo cintolesi filippo cintolesi ha detto:

    Ieri pomeriggio partendo vidi il finimondo idrogeologico dalle parti di Pietracupa. Qua, oltremanica, c’e’ un tempo splendido e un caldo che pare estate… 😛

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  10. Avatar di vita vita ha detto:

    Di solito ogni dirigente, ha ambizione a lasciare dietro di se qualcosa che lo possa ricordare nel tempo! questo di ora cosà lascerà dietro di se! speriamo non macerie, ma ho sentito dire che la strada è quella….
    scusate ma non ho fiducia nell’Ente…..lo conosco da 18 anni e in questo tempo, di nuovo è stato fatto poco, veramente poco, gli eventi sono sempre i soliti! Anzi l’enoteca butta bene per le feste di compleanno.
    Andrea, magari te ci riesci a fargli fare qualcosa di nuovo!

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  11. Avatar di andrea Andrea Pagliantini ha detto:

    D’accordo in pieno con il dettaglio storico del Cintolesi, ma di fatto di questa idea, che ne pensi?

    @ Vita,
    allora per non far lasciare un ricordo pieno di macerie dietro di loro, gli attuali dirigenti potrebbero lasciare il buon ricordo di aver contribuito a creare questa manifestazione.
    Tentare non nuoce.

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  12. Avatar di filippo cintolesi filippo cintolesi ha detto:

    Chiedi a me? Che vuoi che ne pensi… che sarebbe bello, ovvio. Ma non si fara’ mai. E se si fara’ sara’ una cosa di quattro gatti. E non in Fortezza, ovvio. Gia’ tanto se si trovera’ uno spazio in Cerchiaia, o alla Tognazza.
    Comunque e’ importantissimo avere le idee chiare e dare una risposta alla prima domanda formulata da Roberto Giuliani: e’ un evento per il pubblico o per gli operatori?

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  13. Avatar di ambra ambra ha detto:

    Oggi leggo qualcosa di coinvolgente, un’idea che sostengo e condivido come appassionata di vino. Comunque non in altro luogo che non sia Siena, spero fortemente si realizzi!!!

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  14. Avatar di andrea Andrea Pagliantini ha detto:

    @ Filippo
    almeno proviamoci.
    A Roberto Giuliani mi pareva già di aver risposto, comunque ridico.
    Innanzi tutto bisognerà vedere quanti giorni, se due uno per stampa e operatori e il resto per appassionati.
    Se tre due per stampa e operatori e uno per i soliti appassionati.

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  15. Avatar di fiore fiore ha detto:

    SienaVino si può fare? “SI”
    L’unico rischio lo hai centrato in pieno (il poltronificio).

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  16. Avatar di andrea Andrea Pagliantini ha detto:

    Vedremo se si può fare Fiore e se si vedremo anche di non cadere in quell’errore.

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  17. Avatar di King King ha detto:

    ho letto con piacere molte considerazioni, che volendo fare sintesi, quasi tutti ritengono che ci sia bisogno di una iniziativa del genere a siena.
    Mi tocca fare una premessa, riguardo l’Enoteca Italiana, sono uno di quelli che sono stato sempre molto critico sul ruolo e sulle modalità di attività svolta da questa struttura, ma devo dire che in questi ultimi anni mi sono dovuto ricredere, uno dei motivi, è quello che hanno reso la struttura, più accogliente, più presentabile e nello stesso tempo innovativa, visto che hanno questo sistema delle bottiglie che parlano, ma poi se leggete i giornali e i siti del settore, organizzano sempre qualcosa, sia sul territorio che a livello nazionale. Un’altra considerazione che non sottovaluterei è la particolarità della città, anche io sono stato alla giornata del Sommelier, come appassionato… e devo essere in disaccordo con le vostre affermazioni, a me sono arrivati 5 inviti, andando in giro per città, molti mi hanno detto che ci sarebbe stata questa cosa, ma come sapete a siena molti di noi conoscono, solo il corso e piazza del campo, tutto quello che non rientra in questo circuito è lontano, irraggiungibile, non di moda ecc…
    Pertanto credo che che le critiche dovrebbero essere sempre costruttive, invece a siena mi pare che si faccia sempre il contrario…

    King

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  18. Avatar di vita vita ha detto:

    caro King!le sono arrivati 5 inviti dello stesso evento ? o di 5 diversi? e distribuiti in che tempo? un’anno? mi sono informata ora ora all’enoteca e non mi risulta siano stati fatti eventi di rilievo (diversi dalla settimana dei Vini e dell’ Olio) che non, serate private!

    Sò che domani ci sarà un Convegno della Lega del Chianti( il che, mi sembra normale qualche convegno in qua e là)

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  19. Avatar di Roberto Giuliani Roberto Giuliani ha detto:

    Mi spiace scrivere molti giorni dopo ma sono stato preso da mille faccende.
    Credo che il punto nodale sia innanzitutto la motivazione dell’evento. E’ vero, Siena ne ha bisogno e diritto, ma io credo che non può e non deve essere una specie di replica di eventi già presenti nelle varie regioni.
    Credo invece che bisognerebbe studiare una forula nuova e accattivante, non i soliti banchi di assaggio ma qualcosa che permetta di conoscere veramente il territorio dove si fanno le diverse tipologie di vino. Oggi si degusta fin troppo (e tutti questi vini che si consumano alle manifestazioni, ne vogliamo parlare?), ma si fa troppo poco per raccontare, mostrare, diffondere la cultura e le tradizioni dei luoghi. La gente deve camminare in vigna, assaggiare gli acini e imparare a capire cosa c’è dietro ai vini che, con troppa leggerezza, si trangugiano o peggio si sputano.
    Ecco, Siena come culmine di una mainfestazione, non come centro. Intendo dire, prima ti faccio conoscere il territorio, poi assaggi i vini, a Siena.
    Allora si che diventa qualcosa di diverso e importante, e le bottiglie aperte trovano anche una motivazione.

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  20. Avatar di andrea Andrea Pagliantini ha detto:

    Ecco una gran bella proposta Roberto, camminare, vedere, toccare, rendersi conto e poi culmine finale fra le mura della Fortezza ad assaggiare.
    Questa è una proposta originale da proporre a portare avanti.
    Fra un attimo metto sul blog la risposta che ho ricevuto dall’Enoteca di Siena.

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