Il primo giorno di primavera a Napoli, piena dei volti puliti dei centomila e passa che hanno riempito la città in occasione della “Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie”. organizzata da Libera di quel Pretaccio di Don Ciotti.
Momento non rituale per riaffermare ovunque, non solo al sud l’importanza ed il valore della legalità contro l’arroganza e la prepotenza.
Da non sottovalutare e dimenticare ad ogni latitudine le parole espresse dal Procuratore Piero Grasso: “Questo è il momento in cui bisogna vedere quale è l’ origine del denaro senza chiudere gli occhi”.
Da non dimenticare le vittime, le persone che hanno dato la vita per un ideale di pulizia, le persone libere che si sono “messe in mezzo” e quanti ci si mettono ancora.



E oltre a quel pretaccio di Don Ciotti c’era anche quell’infame di Saviano.
Che, ricordo, dopodomani sarà ospite da Fazio a “che tempo che fa”.
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Ma sei sicuro?
Che tempo che fa non lo trasmettono solo il sabato e la domenica?
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Come al solito i “media” , salvo rare eccezioni,non hanno dato grande risalto all’evento.
L’importante è far vedere nani e ballerine, calciatori e veline; tutto il resto cosa importà?
Ridere, ridere, ridere…
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Qualcosa è stato detto e scritto, ma è la radice della manifestazione di cui si parla troppo poco.
E continuo a ripetere che le parole del procuratore Grasso sono molto eloquenti.
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