Raccolta degli ulivastri, un foglio di giornale e in pochi minuti le fiamme fanno pulizia.
Non c’è cosa più semplice di accendere il fuoco con le potature dell’ulivo.
Una volta spazzato si passa alla concimazione.
Avrei preferito usare del letame maturato un anno, ma la mia schiena ha scelto di prendere una via diversa.
Ho usato pollina in pellet, (costa 20 € a quintale) tre kg a pianta grande, due kg a piante piccole.
Ultimata l’ operazione di spargimento, immedito interramento e rovesciamento dell’erba.
Il campo è venuto liscio e pulito come un tavolo da biliardo mentre ora inizio in un altro campo.
La prossima operazione è la messa delle trappole per la mosca, ma questo non avverrà prima della metà o fine giugno.















Pollina in pellet… l’ho usata anch’io sabato. Ho dato una mano al babbo a vangare l’orto e l’abbiamo messa per le piante di carciofi. Ho fatto bene?!
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Non riesco a farmi andar giu’ l’idea di bruciare a vuoto tutta quella pregiatissima essenza che e’ l’ulivo, anche se so che e’ tradizione quasi intangibile. Con le potature dei pochi o tanti che tocchero’ quest’anno, voglio riuscire a farci delle fascinette. Visto che di cose da fare ne ho poche..
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@ Capric,
per l’orto va benissimo la pollina, ma occhio alla quantità.
@ Filippo
te lo dirò a voce icchè penso delle fascinette fra quel marasma di cose che hai da fare.
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Bello come ne parli, bello quello che fai, bello il senso che dai alle cose, bello te.
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Fatti una doccia fredda. Per ora mi sono limitato a parlare di pollina, sennò chissà cosa succede quando parlo di letame in una vigna!
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