Una nuova cineseria applicabile al vino è stata messa a punto dalla South China University of Technology in Guangzhou.
Hanno fatto attraversare del cabernet (ti pareva) dentro un campo magnetico ed hanno ottenuto l’effetto di “invecchiarlo” come fosse stato a lungo tempo in botte e poi in bottiglia, riuscendo ad ingannare esperti assaggiatori che hanno creduto di avere nel bicchiere un vino fatto con tutti i crismi.
Non dico il mio pensiero è troppo facile e banale, ma se i cinesi hanno preso di mira la ricerca e la produzione di vino investendo energie e capitali, questo vuol dire che sono pronti a sferrare la sfida ai nostri supertuscan francesizzati?
La notizia, da Corriere.it



Ma,diciamo che se ci si mette la Cina, abbiamo belo e capito cosa intendono loro per vino. Tanto alla fine è sempre e solo sul prezzo che si gioca.
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