0 Responses to “Lascio l’Italia per riavere una vita”

1. babeuf72 ha detto:

   20 ottobre 2008 alle 9:35

   Segnalo che sempre sul sito di Repubblica è possibile firmare un appello in favore di Saviano.
   Non lasciamolo solo.

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2. Andrea Pagliantini ha detto:

   20 ottobre 2008 alle 13:58

   Credo sarà difficile che Roberto Saviano rimanga solo dal punto di vista mediatico visto il grande interesse che lo circonda e vista la mole di preoccupazione per lui mostrata da tanta gente.
   Però rimane il lato umano delle piccole cose quotidiane e di suoi piccoli spazi normali che gli mancheranno molto, in questo si, che è veramente solo.

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3. mon ica ha detto:

   21 ottobre 2008 alle 13:18

   lo sai quale sarebbe il sogno? Togliere a tutti i mafiosi, camorristi ecc.. i loro spazi, poterli mettere finalmente tutti in galera e lasciare che quelli come saviano possano finalmente parlare e vivere senza stare nascosti;ma dubito che accadrà mai, almeno non fino a quando facendo delle interviste nelle scuole superiori del sud si sentiranno dei ragazzi giovani (che dovrebbero essere la speranza) che dicono “la camorra non esiste”….

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4. Andrea Pagliantini ha detto:

   21 ottobre 2008 alle 14:04

   Si, sarebbe davvero un bel sogno.
   Ma senza scendere più di tanto sullo stivale, hai mai pensato quanto quella cultura marcia è insita dentro di noi?
   Quanto poco rispetto ci sia per le regole e per le leggi anche da queste parti, quanto chi si permette di dire cose venga guardato come il fumo negli occhi e messo da parte, quanto di quel modo di fare fradicio sia attecchito anche qui?
   Ovvio, non ammazzano, non ci sono morti per le strade, ma cercare di rispettare leggi e il prossimo conduce rapidamente a tante pedate nelle ginocchia, te ne sei accorta?

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5. babeuf72 ha detto:

   21 ottobre 2008 alle 14:04

   Fino a quando non verrà intaccato il potere economico delle grande organizzazione criminali non arresterai mai troppi camorristi per farla finita..è il potere economico che consente l’autoriprodursi delle “truppe” di assalto e che crea il consenso..il lavoro culturale è importante, ma se ai giovani che crescono non offri una alternativa reale a quel sistema, il messaggio non arriva nemmeno o arriva ma si perde nella quotidianeità di quel vivere..
   ..ovviamente attacacare quel potere economico significa combattere la camorra ben oltre i confini di casal di principe..

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6. Andrea Pagliantini ha detto:

   21 ottobre 2008 alle 14:08

   Sono proprio i soldi la radice e la chiave di tutto, lo aveva capito oltre venti anni fa Pio La Torre e si è visto la fine che ha fatto, ma tutta questa potenza, tutto questo potere è chiaro che viene da lì.
   Ma poi, adesso, è chiaro dove sia il confine fra soldi leciti o illeciti?
   Io penso che quei capitali sono ovunque, circolanti alla luce del sole in aspetti chiari e legali e non si capisce più dove stia il bene dal male.
   Questo mescolamento produce confusione e tolleranza, ma certo, non hanno vinto e tutto questo paese ancora non è completamente fradicio tanto da fargli chiudere gli occhi.

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7. babeuf72 ha detto:

   21 ottobre 2008 alle 16:33

   A mio modo di vedere quel potere criminale ad ora può cantare vittoria e dire di aver vinto..intere regioni sono dominate economicamente e politicamente dai clan ed anche a livello culturale le organizzazioni criminali non sono viste come il male assoluto..questa è la dura realtà da cui partire..e le sacche davvero “resistenti” sono un apiccola minoranza..spadroneggia una ampia zona grigia che è indifferente al problema ed anzi se ha bisogno non si vergogna a bussare alla porta di qualche capetto..chiedete a qualcuno a cui hanno rubato una macchina o un camion..

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