L’allegagione delle olive è avvenuta a giugno a causa del clima freddo e fetente carico quotidianamente di pioggia che ha compromesso in parte la quantità delle olive sulle piante.
Luglio ed agosto, caldi, ma soprattutto carichi di vento che ha asciugato ogni residuo di umidità prima nell’aria, poi nel terreno ed ha dato qualche problema di siccità anche a chi ha avuto un occhio sensibile alle lavorazioni in campo.
C’erano le avvisaglie di stress idrico nei primi giorni di agosto e le piante più giovani iniziavano a soffrire nei frutti.
La pioggia di ferragosto è stata acqua santa per le olive ed il clima si è reso più fresco, una vera gioia per le piante. Novembre è lontano, ma ci sono i presupposti per ben sperare.
Altra bella notizia è che la mosca olearia non si vede e le trappole riescono ad intercettare le poche che giungono a tentare di far danni.
L’uva, (per chi la ha) dopo i problemi di bruciola e di scarsa allegagione nel periodo maggio/giugno (che lasciano dubbi sulla quantità finale alla raccolta, ma non a chi sa come colmarla) procede bene nella maturazione, anche se adesso con una forte escursione termica fra il giorno e la notte ha un rallentamento.
In ogni caso l’uva rimasta, è sana e non vi sono rischi malattie, però attenzione a dire “sarà l’annata del secolo” ( i soliti markettari) deve passare settembre, che è il mese decisivo e tutto può succedere.


