Nella notte fra il 21 e il 22 agosto 1911 questo decoratore originario della provincia di Como, emigrato in Franca per lavoro, e finito nel personale del museo Louvre di Parigi, mette in atto il piano che covava da tempo: “restituire” La Gioconda di Leonardo “indebitamente sottratta all’Italia dalle scorribande napoleoniche”.
In realtà, Leonardo aveva ceduto il dipinto a Francesco I re di Francia, che lo aveva ospitato nei primi anni del 1500, ma Peruggia forse ignorava questo dettaglio, forse non ha pensato ad altro che portarlo in Italia e poi ricavarci qualcosa dandolo allo stato.
Fatto sta che Vincenzo avendo libero accesso al museo e conoscendo ogni dettaglio dei movimenti all’interno, prende il dipinto e se lo porta a casa, in una valigia che tiene sotto il letto, con il pensiero di portarlo nel luogo secondo lui naturale per la sua collocazione: Firenze.
Qui, poi è storia, giornalismo, casellario giudiziario, compreso uno sceneggiato televisivo trasmesso dalla Rai intorno alla fine degli anni ’70.
Certo, con il furto ha commesso una bella bischerata, però non posso non nascondere la simpatia per questo personaggio un pò naif, un pò giocherellone, e credo meriti questo piccolo ricordo.


