Foto morbide more

moremoremorealtra mora felicemorefiori di moramore che non si mangianobeccamerlomoremoremora che dormeda maturare

Ci sono fior di markettari del vino che ad oltre due mesi dalla vendemmia preannunciano la solita “annata del secolo”.

C’è un ministro della Repubblica, l’onorevole Zaia, (ministro dell’agricoltura) che fra una selva di telecamere fa una comparsata e taglia il primo grappolo della vendemmia notturna da una nota produttrice di vino siciliano.

Ci sono le autocisterne in revisione, ci sono camion frigo che controllano la coibentazione, perchè da qui a fine anno sarà un gran bel viaggiare di liquidi, solidi e biglietti verdi.

Ci sarebbero anche altre cose, ma i lettori potrebbero comprendere che sono un vecchio testone che bolle come una pentola di fagioli.

E allora mi spendo sulla maturazione delle “mie more”, che fra una settimana saranno pronte per la marmellata, belle, gustose e dolci.

Un’altra mora che accumula peso e cancella tristezza trottando al mio fianco, un altra mia mora che dorme dentro un cassettone e si gode la pensione di nonna.

Un’altra mora che fa girare qualcosa, che accumula spighe bianche e diventa sempre più morbida e larga e come un buon vino matura e migliora nel tempo.

E sono more dedicate al ricordo del giudice Antonino Scopelliti, di cui oggi ricorre l’anniversario dell’uccisione.

Un’avvertenza, “le more” disposte intorno al sasso, qualcuno potrebbe trovarle anche gustose, (il Testa Pelata?) ma avverto che sono cacche di Bambi lasciate in giro fra gli olivi.

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