Una mattina ad ora molto bassa, dopo una nuova visita.
Non c’era molta gente in giro, rimanevano le traccie del banchetto della sera con i tavoli ammucchiati ad un angolo della strada, le braci dei fornelloni ancora calde che intravedevano ancora l’odore di carne e salsicce.
L’ho percorsa tutta la Contrada delle bandiere di mare, ci sono arrivato senza volerlo e senza averlo deciso prima, mi ci hanno portato l’umore ed il clima gelido di luglio a dover percorrere quelle strade e pensare in quei colori.
Averla vista per una volta nel quasi silenzio è un privilegio, data l’ora era chiusa anche la Locanda Garibaldi, ci tornerò e sarà d’inverno, quando ci sarà ancora meno gente in giro e quando chi c’è, ha fretta di passare per non congelarsi e per non rimanere nel freddo buio del mattino.
Andrea Pagliantini 
percorrere via duprè, il vento gelido alle spalle, una nebbia leggera, poi “daccapo all’onda” sbuchi in Piazza, il silenzio prezioso, solo io e la mia città, mi sento parte di essa, mi sento come se fossi vissuta qui da secoli, come se ci fossi stata in mille vite passate, penso a provenzan salvani, penso agli armigeri a guardia del comune, un canglore di armature…ops lo spazzino con la sua cassetta di ferro…mi sveglio dal mio sogno ad occhi aperti, ma sono sempre nel posto dove vorrei essere per tutta la mia vita. Grazie Andrea
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“Il silenzio prezioso”..? Solo te e la tua citta’? Monica, piu’ che “da secoli”, sembra che tu abbia vissuto a Siena secoli fa.
Da un bel po’ di tempo, ormai, il modo migliore per farmi entrare un giramento di coglioni fuor di maniera e’ quello di andare in Piazza, soprattutto la sera. Mentre Siena dorme e tutto tace… si’, come no! Quella Siena ormai appartiene al ricordo. E forse proprio per questo e’ ancora piu’ bella: perche’ e’ intoccabile.
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