Cara “barbetta bianca”, non ho mai avuto modo di scriverti neanche quando c’era l’età e lo spirito giusto per farlo, se lo faccio adesso è perchè in una società in cui tutto è denaro e tutto vi ruota intorno, sotto questa visione di cose, tu hai un credito da pagare ed io intendo riscuoterlo, pur non pretendendo interessi retroattivi.
Non equivocare, dato l’età non più verde, non voglio nessun maxi regalo per me, voglio solo che concedi un occhio di riguardo verso quelle persone che in questi mesi di guai fisici mi sono state vicino e mi hanno sopportato.
Mettendomi nei loro panni ho capito quanto li ho fatti penare e quanta stima ed affetto ho ricevuto.
Poi, siccome non mi sento buonista, neanche adesso in un momento dell’anno in cui tutti o quasi fanno modo di esserlo, vorrei avessi modo e tempo di avere anche un occhio di riguardo verso certi stronzetti che si credono padreterni e che sai bene non lo sono, sai benissimo di chi parlo e stai già ridacchiando fra la barba. Confido nella tua bontà e nella tua allegoria.
Poi, per una persona, che mi è stata vigina più di tutte, fai in modo sia sempre serena e non perda mai nè la voglia di sognare nè la gioia di rimanere sempre come è. Confido in te anche per questo e che alzi le maree appena si abbassa il livello.
Poi un pensiero per chi in questi giorni ha modo e voglia di passare sopra le pagine di questo blog: ovunque voi siate, auguri di buon Natale e giorni felici!

