Domani nasce il Vin Santo 2007

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Il vento secco e freddo di tramontana della settimana scorsa e il libeccio di questi giorni, hanno accelerato l’appassimento dell’uva per il Vin Santo e l’hanno resa pronta per una fase non difficile, ma certo entusiasmante e coinvolgente.

Il difficile è trovare il momento giusto in cui si deve cogliere l’uva, e la stagione ci ha voluto bene permettendoci di lasciarla in pianta il più a lungo possibile e individuare e capire quando  è il momento giusto per pressarla, e adesso ci siamo.

Domani sarà puro lavoro fisico per chi può e divertimento di mastelli, secchi ed imbuti per riempire i caratelli di questo liquido denso e dolce che gocciolerà dalla pressa, rigorosamente manuale, di questo  oro antico.

Si è deciso di utilizzare caratelli nuovi e di non prendere  in considerazione di utilizzare allo scopo barriques stanche di vino, c’è bisogno del castagno e dei suoi tannini ottusi e rugosi per fare un Vin Santo meno ruffiano e dolce, ma più espressione della aridità e ruvidità del territorio.

Abbiamo preso due caratelli da 100 litri, dovrebbero bastare, e comunque nel caso ci sono ancora dei vecchissimi caratelli da poche decine di litri pronti ad essere svinati ed accogliere l’oro antico che non entra nel nuovo castagno.

L’uva è sana, grinzosa, non presenta alcuna muffa o segni di infradiciamento, segno anche questo che la stanza ventilata in cui era disposta in parte su cannicci, in parte appesa ha saputo lavorare bene, in comunione con il vento e il freddo secco della notte.

Anche su questo Vin Santo vengono riposte delle belle e grandi aspettative,la base, è valida e  non potrebbe essere diversamente vista la quantità che ne uscirà e tutto il lavoro manuale e mentale che  sta alle spalle dell’operazione di pressatura che inizia e si conclude domani.

Poi il mosto verrà calato nei caratelli ( non più di 80 litri a testa) e sigillato a cera lacca,come una bolla papale, giusto per rimanere in tema, pronto a ricevere sulla sua pelle il corso delle stagioni e delle temperature che lo porteranno a fermarsi e ripartire nella fermentazione a seconda del clima.

Una “benedizione laica alla toscana” se qualcosa non va per il verso giusto durante le operazioni di pressatura e poi ha tutto il tempo per rilassarsi e prosperare, nei tre anni, se non più che lo terremo nel caratello e nei suoi lieviti naturali.

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3 Responses to Domani nasce il Vin Santo 2007

  1. Avatar di Tommaso Farina Tommaso Farina ha detto:

    Ricordati di mandarmene un po’. Tra cinque anni (almeno).

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  2. Avatar di andrea pagliantini andrea pagliantini ha detto:

    L’idea sarebbe quella di tenerlo in caratello per tre anni, due nel caratello di fermentazione di castagno, un altro anno con una tecnica che non sto a dire e divulgare.
    In ogni caso non sono date definite, dipenderà tutto da lui.
    Fra qualche giorno metterò una carrellata di foto su tutta l’operazione, credo sarà interessante.
    L’assaggio non te lo toglie nessuno, tranquillo.

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