Nella giornata di oggi 16 agosto – fin dalle prime ore del giorno – i settantuno colonnini che fanno da perimetro a Piazza del Campo (Architetto Partini) sono occupati per lunghi minuti (che diventano ore nel lungo insieme) da giovani che sfidano la caparbietà del sole pur di assistere da una posizone – di sicuro e meritato privilegio – a una strana corsa di cavalli che per compiere tre giri di una delle piazze più sognate del mondo, impiegano meno di un minuto e mezzo.
Detta così pare facile, ma prendendo a modello la popolazione che vive in un condominio moderno, c’è chi giosce delle disgrazie altrui, chi ti butta la polvere sotto lo zerbino, chi ti canzona se la doccia geme e macchia il soffitto del vicino molesto, chi unge per ostacolare le gioie altrui.
Neanche tanta fratellanza tra simili, ma pizzicore fra le tante tribà dell’altopiano che hanno gli stessi colori negli scudi: pare una normale corsa di cavalli con origine medievale, ma in pratica è la simbiosi perpetua fra l’essere un appartenente alla casata del Marchese del Grillo o a chi nella vita regge i colonnini come missione di vita.